Cosa fare quando l’amministratore si dimette e l’assemblea non ne elegge uno nuovo?
“Nel condominio in cui abito l’amministratore ha presentato da tempo, per motivi personali, le proprie dimissioni irrevocabili. L’assemblea però non riesce mai a costituire la maggioranza necessaria per eleggerne un altro.
Mi è stato detto che per gli amministratori di condominio vige l’istituto della prorogatio, ossia l’amministratore dimissionario deve rimanere in carica finché non se ne elegge uno nuovo. Data la situazione, qualcuno ha proposto di farsi assegnare dal Tribunale un amministratore, ma a me sembra una soluzione ben triste, e anche costosa. Che cosa possiamo fare?”
L’amministratore cessato dalla carica per scadenza del termine o per dimissioni, in virtù della prorogatio, continua ad esercitare tutti i poteri relativi alla gestione ordinaria del condominio, fino alla sua sostituzione con altro amministratore da parte dell’assemblea condominiale o del giudice.
Pertanto, se l’assemblea non riesce a nominare il nuovo amministratore, l’unica soluzione è il ricorso all’autorità giudiziaria, su iniziativa di uno o più condomini.
Erminia Acri-Avvocato
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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