Come evitare spiacevoli sorprese sulla bolletta telefonica.
La truffa, relativa alle utenze telefoniche, di recente attuata e divenuta ormai palese, miete ancora vittime. Il sistema escogitato dai vari fornitori di sedicenti servizi e/o prodotti, fa leva sulla disattenzione, buona fede e poca informazione degli utenti.
Si è, infatti, cercato di rendere il più possibile simili i numeri verdi gratuiti, cioè quelli che iniziano per 800, ad altri numeri “truffa” dai costi esorbitanti, cioè quelli le cui prime tre cifre sono: 899. Si consiglia, pertanto, di evitare di rispondere a tutti gli sms ricevuti sul cellulare quando il numero da chiamare inizia per 899; da considerare, infatti, che il costo della chiamata è di ben 5 euro.
Lo stesso discorso vale per i programmi sulle TV private che invitano a telefonare a numeri 899 per conoscere l’oroscopo, per partecipare a quiz, per avere numeri da giocare al lotto ecc..
Di solito, sul video appaiono i costi di tali chiamate, ma i caratteri sono molto piccoli e, quindi, bisogna fare attenzione nel visualizzarli.
Su internet, il problema è presente già da qualche anno e consiste in un virus che si installa scaricando programmi con la scritta “exe”. Tale virus, in maniera silente, modifica il numero di telefono con cui effettuare la connessione, che, di solito, corrisponde ad un numero straniero. Si crede, pertanto, di “navigare” con pochi spiccioli e poi, invece, si dovrà pagare “un mare” di soldi. L’ultima frode, consumata sulla rete, è quella che riguarda le chiamate intercontinentali verso i numeri che iniziano per 709 e che, senza saperlo, si effettuano scaricando programmi, tipo sonerie o partecipando a chat. Molte volte il costo della chiamata è esplicitata, ma la scritta è talmente piccola e posta a margine del sito da passare inosservata.
Come muoversi, dunque, davanti ad una bolletta esorbitante, a causa di un 899 o un 709?
Il primo passo da compiere è quello di formalizzare il reclamo, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno a cui la Telecom è tenuta a rispondere entro 45 giorni. In seguito, si può procedere con una richiesta di conciliazione e, in caso di esito negativo, con una citazione presso il giudice di pace. Conviene, poi, far disabilitare i numeri “truffa” chiamando il 187. Dai primi di novembre, inoltre, per volontà della Authority, Garante delle Telecomunicazioni, la disabilitazione è gratuita.
Maria Cipparrone ( avvocato )
Questo lavoro è stato realizzato con la collaborazione della dott.ssa Laura Trocino.
Iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, in particolare diritto di famiglia, del lavoro e della previdenza, diritto dei consumi, recupero crediti. Dal 1995 è Giurista d’Impresa. Dal 2006 al 2012, presso varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ha partecipato come ospite fissa in trasmissioni di informazione giuridica. Dal 2015 si dedica alla tutela degli animali, rappresentando cittadini privati e associazioni animaliste sia in processi civili che, come parti civili, nei processi penali (Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 29/06/1998). Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 26/10/2002.