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La Chiesa da una parte, il maschio dall’altra…povero “Amore”!


 

Ciao Doc, come vedi siamo ancora qui, con la voglia di dirne ancora tante sull’amore e sul sesso e su tutto quello che ci gira intorno….

Beh, devo dire che ultimamente sto riflettendo molto su ciò che mi aveva “formato” in merito(si fa per dire!), nella mia crescita di essere umano e mi sono venute in mente tante cose…

Vuoi sapere quali?

E’ ovvio!

Sono qui per questo…. come sempre… Ascolta….

Nel Sud, viviamo in una realtà che, rispetto a quella del Centro-Nord, ha criminalizzato il sesso …. Ma perchè ci portiamo dietro la mentalità che fare sesso è peccato e perchè esiste (ahimè ancora!!!) il valore di questo bollino di garanzia che è considerata la verginità?…. che è una cosa assurda che ha creato la natura e che bisognerebbe eliminare alla nascita……..

Sarebbe comunque una cosa innaturale rompere l’imene alla nascita… e poi nessuno ha il diritto di farlo….

Però nessuno ha il diritto di sapere se una persona ha avuto o meno rapporti sessuali…..

Guarda che, presumere di sapere se una donna è vergine o meno, a meno che un uomo non sia un ginecologo e faccia una visita ginecologica, è pura fantasia! Nessun uomo è in grado “effettivamente” di stabilire se una donna è vergine o meno…..

Io non ne so molto… perchè sono una donna…. non ne ho mai parlato con più uomini…

…L’imene, tranne casi particolari, è costituita da due lembi aderenti alla parte più esterna della vagina, al confine con la vulva, di lamine fibrose cedevoli che dovrebbero opporre una quasi inconsistente difficoltà alla penetrazione del pene…. (dico inconsistente perchè sono due lamine che non offrono grande resistenza….). Il fatto che ci sia il sanguinamento di cui si parla, è frutto di miti e leggende e soprattutto paura da parte della donna la quale, condizionata da quanto si dice, soprattutto durante il primo rapporto, per la paura di farsi male, si irrigidisce ed il risultato è il sanguinamento, per lo più conseguente ad abrasioni e lacerazioni delle pareti vaginali…. Guarda che può accadere anche ad una donna che non è più vergine! Qualunque donna, contraendo i muscoli della pavimento pelvico, oltre quelli delle pareti vaginali può opporre una resistenza notevolissima alla penetrazione quindi una donna può far credere ad un uomo di essere vergine quando non lo è…

Tutte le donne saranno felici di apprendere la inconsistenza di questa diceria popolare e di riappropriarsi della propria privacy sessuale!

Siamo veramente fuori dalla realtà contemporanea, quando si vuole verificare la verginità di una donna e si pretende di mostrarlo in pubblico con l’esibizione del lenzuolo della prima notte macchiato di sangue… che poi, nella stragrande maggioranza dei casi, non è sangue umano (solo in caso di emorragia, come quella mestruale, sarebbe possibile produrre una simile diffusione ematica)….si ovvia al “problema” diversamente!

Beh, io l’ho verificato con me stessa… ho avuto un sanguinamento minimo…. minimo….

Io non so chi sia stato il tuo primo partner, ma se fosse stato più accorto non avresti avuto nessun tipo di sanguinamento…

No, no, si può dire niente… cioè… io ero anche lontana da casa e mi preoccupavo delle conseguenze… se avessi avuto un sanguinamento…. non mi ero “attrezzata”… non ero preparata… ma non ci fu poi alcun problema…..

..E non eri preparata!… Pensa con una personalità più equilibrata…. e con un partrner più maturo….

… Quindi il tuo concetto di verginità è più legato alla cultura popolare e quindi all’apprendimento secondo cui l’uomo “possiede” una donna…

Nell’immaginario erotico si dice “ti voglio possedere”… è un termine egoistico che non prevede in effetti uno scambio perchè, nella realtà dei fatti, anche la donna possiede l’uomo….

Tutto sommato, in questi termini, la cosa può considerarsi accettabile, altrimenti si evidenzia la voglia di dominio da parte del maschio…. un maschio che, di per sé, non è in grado di possedere nessuno perchè ( parliamo di meridione) è condizionato e controllato a distanza dalla propria madre per cui, se uno non è in grado di camminare in maniera autonoma, cosa vuole possedere?

…però non abbiamo ancora parlato del fatto che, nel Sud ci sia la criminalizzazione del sesso…

C’è una strofa di una canzone di De Andre, “Bocca di rosa”,… forse la ricorderai di più tu di me… che dice in sostanza, che solo chi non può più “peccare” critica i “peccati” altrui… La criminalizzazione del sesso, molte volte, viene portata avanti come crociata da chi vive un rapporto molto conflittuale con questo aspetto fisiologico della nostra comunicazione… Perchè comunicazione? Perchè il tutto, si determina attraverso l’utilizzo dei sensi, ne abbiamo parlato un po’ di tempo fa… Ognuno di noi nasce con una propria sensualità e la porta avanti finché vive: tutto ciò che ci consente di poter provare piacere, attraverso l’uso dei sensi, può configurasi come sensualità….

C’è sensualità nel guardare un panorama, nel piacere di accarezzarsi o “assaggiare” la pelle dl proprio partner…

Chi vuole esercitare un potere, attraverso la condanna della libertà dell’uso dei propri sensi, crea questo tipo di crociata contro il mondo della sessualità…. un controllo a distanza… operato dalla Chiesa nei secoli per potere essere presente e condizionante fortemente anche fuori dalle proprie mura, fin dentro la camera da letto….

A proposito della Chiesa!!!

Ma i preti e le suore come fanno?… e perché, prima, qualche secolo fa, avevano la concessione di fare l’amore e di sposarsi ed avere figli ed oggi questo è loro vietato?

Ci sono molti testi scitti da storici e da teologi, in grado di chiarirti le idee.


Praticamente, in sintesi, il motivo è questo… Siccome nel medioevo, c’era una grande confusione di costumi perchè i rapporti promiscui erano all’ordine del giorno (tra genitori e figli, parenti, affini), la Chiesa del tempo, ha sentito il dovere di regolamentare quantomeno le unioni per evitare confusioni, per cui si facesse in modo che un figlio avesse solo il ruolo di figlio e non contemporaneamente il ruolo di partner con la propria madre, oppure potesse avere dei figli da lei che fossero per lui, contemporaneamente, figli e fratelli….ed altre cose simili! Accadeva di questo ed altro….allora si è cercato di stabilire delle regole e si è stabilito che si potesse avere rapporti sessuali solamente dopo sposati (questo era già un controllo a “distanza”). In seguito, pian piano, per dare il buon esempio, si è impedito ai preti di avere rapporti sessuali adducendo la motivazione (non scientifica, ma dettata dall’ignoranza e dalla “mala fede”!) secondo cui, siccome il maschio aveva avuto dal padreterno il dono rendere fertile la femmina, trattenendo gli spermatozoi all’interno dei propri testicoli, rimaneva più vicino a Dio… mentre, disperdendo questo seme, si allontanava da Dio.

Ti faccio presente che questa è una motivazione che ANCORA OGGI “regge”; per impedire ai sacerdoti della Chiesa Cattolica di avere rapporti sessuali.

È chiaro che non si è voluto onsiderare quello del concepimento, come un meccanismo legao all’incontro dell’ovulo femminile con uno spermatozoo maschile. Nel tempo, fu impedito anche ai vescovi di avere rapporti sessuali, la cosa provocò molte ribellioni per cui si giunse ad un compromesso secondo cui i vescovi potevano sposarsi, ma la moglie sarebbe dovuta diventare monaca dopo la loro morte e si diede la possibilità ai vescovi di avere accanto una donna non particolarmente bella (la perpetua appunto) onde evitare insane voglie.

Quindi, tornando al nocciolo del discorso, possiamo dire che si è passato da un bisogno di regolamentazione di costumi molto confusi alla gestione della vita altrui.

Nel libro di una famosa teologa tedesca, dal titolo “Eunuchi per il regno dei cieli”, viene riportato, fra i tanti elementi disturbanti del rapporto tra la Chiesa e il sesso, un episodio in cui si mette in risalto una grave forma di nevrosi da parte di lcuni Padri della Chiesa, sempre all’epoca medievale. Si tenne un nutrito numero di incontri fra “saggi” per stabilire (intorno al 1600-1700) se fosse peccato mortale il coitus interruptus tra coniugi, nel caso in cui fosse penetrato, nella camera matrimoniale un ladro perchè comunque, secondo loro, l’interruzione del rapporto era, comunque, da condannare. Dopo molti anni, giunsero alla seguente conclusione: soltanto dietro verifica di intenzioni omicide, da parte di questo sconosciuto, i coniugi avrebbero potuto interrompere il rapporto sessuale… altrimenti sarebbe stato comunque considerato un peccato. !!

Eh, sì! Hai ragione, era proprio gente “fuori” di testa!….Ma dimmi un’altra cosa….

Come mai molte donne, soprattutto all’inizio della loro vita sessuale (anche se per alcune può durare tutta la vita) non riescono a provare l’orgasmo?

Io stessa ho vissuto per lungo tempo questa esperienza e, devo dire che è molto frustrante, ci si sente donna per metà…. poco femmina…

Mi sai dire cosa scatta quando finalmente avviene lo sblocco e quali possono essere le motivazioni psicologiche legate a questo problema?… anche perchè, quando una donna manifesta i disagi di una situazione del genere, abitualmente deve (quasi sempre!) ricorrere ad un aiuto psicologico…

Allora…

Le motivazioni sono da attribuire ai condizionamenti operati da apprendimenti scorretti. Nel momento in cui una donna sblocca questa situazione difficile, migliora naturalmente la qualità della propria vita; posso aggiungere che non è solo la donna, a proprio vantaggio, ad andare dallo psicoterapeuta, ma, molte volte, ci va anche il partner perché, oggi, se un uomo sa che la propria compagna non riesce a provare piacere durante un rapporto sessuale con lui, produce dei conflitti che, in breve tempo, rientreranno tra le cause di disfunzioni erettili… da ansia prestazionale perché, siccome i maschi sono per lo più bambini poco cresciuti, manifestano la propria potenza cercando di convincersi che sono in grado di fare godere “alla grande” la propria donna…. quante volte, dopo un rapporto intimo, ti sei sentita chiedere: “ti è piaciuto?” (la domanda non viene rivolta per attenzione verso la propria compagna, ma per autoaffrermare la propria virilità)

Già! Però, spesso e volentieri, quando è un uomo a manifestare il problema della mancata erezione, così come ho sentito dire alla ormai famosissima sessuologa Alessandra Graziottin, difficilmente gli si consiglia lo psicologo (come si fa con la donna), ma gli si dà… il Viagra!!!

Perchè per l’uomo si adotta un rimedio farmacologico e per la donna, come è più giusto che sia per tutti, si adotta la terapia psicologica?

La risposta è semplice….

Esiste, in questo caso, un condizionamento medico operante e cioè si ritiene che l’impotenza sia da attribuire a problematiche organiche quando, invece, nella stragrande maggioranza dei casi, la problematica è di tipo psicologico. Si cerca di risolvere il problema solo da un punto di vista biomeccanico, ma non si può garantire il raggiungimento da parte dell’uomo perchè avere una buona erezione non significa godere di un rapporto sessuale soddisfacente… questo la medicina non lo valuta!

D’altro canto la donna può anche avere un altro problema… può non produrre liquidi vaginali…

Sì, ma non ci sono farmaci… ci sono gel specifici, ma vanno solo applicati all’occorrenza, non fanno produrre i liquidi vaginali…. ma è sempre l’espressione di poca partecipazione emozionale quindi il rapporto sessuale, in questo caso, è da considerarsi solo uno scambio di attività ginnica…

Sì, sì…penso che sia successo a molte donne…

Senti… parlando dell’uomo…. c’è un altro problema molto diffuso, frustrante, alla fine, per ambedue i partner… l’eiaculazione precoce…..

Il mio ex-marito, per come lo definisco io, sembrava un coniglio e i nostri rapporti sessuali erano uno schifo, cercava di convincermi che ero io ad essere “lenta”… e tu lo sai… venivo a fare analisi già allora…

Da cosa dipende l’eiaculazione precoce?

Anche in questo caso, da fattori emozionali perchè conflittualità legate al rapporto con la donna determinano una sensibilizzazione locale (a livello del glande) e centrale dal punto di vista neuropsicologico, per cui la tensione che si determina, si scarica attraverso l’eiaculazione che può avvenire da un minimo di 30 secondi ad un massimo di 3 – 5 minuti… Molte volte, da un punto di vista anamnestico, si scopre che il maschio ha una notevole aggressività nei confronti della donna per cui cerca di punire la donna… impedendole di godere per, egocentricamente, raggiunge il proprio piacere, “tagliandola fuori”!

Infatti è quello che mi accadeva col mio ex-marito… io sono stata vittima di questo…. mi sentivo.. una nullità… usata….

Oggi che sono sola… razionale… faccio il paragone tra le situazioni e giungo a questa conclusione… E’ molto più brutto, frustrante avere un partner che non ti soddisfa, non si cura di te, del tuo piacere, che ha una eiaculazione precoce che non il fatto di non avere affatto il partner perché se non ce l’hai….

E’ un’assenza di appagamento di bisogni, non un appagamento conflittuale…

Ci sono delle situazioni infiammatorie che determinano una sensibilizzazione notevolissima della zona genitale per cui, in questi casi, l’eiaculazione precoce, avviene anche per motivazioni organiche… però sono eccezioni…

E’ uscito ultimamente un libro sul sesso visto sotto vari aspetti il “Sex book”…

Ma si può imparare a fare l’amore leggendo un libro?

Attraverso la lettura di un libro puoi acquisire dei dati che userai, “filtrati” dalla tua personalità. Se sei riuscito a sviluppare una personalità equilibrata, potrai usufruire in maniera positiva di quanto hai letto altrimenti potrebbe addirittura complicarti la vita!

Ah… senti…un’ultima cosa…

Alcune riviste, di tanto in tanto, pubblicano notizie sui comportamenti che si evidenziano quando una persona è interessata al suo interlocutore… come il fatto che la donna si morde il labbro o si scopre il collo dai capelli e l’uomo si tocca la cravatta o si toglie la giacca….

Ma veramente siamo poi tutti così uguali negli atteggiamenti?… e poi… sono vere queste cose?

A volte sono vere… però sono dipendenti dagli apprendimenti culturali perchè noi lanciamo dei messaggi inconsapevolmente senza che nessuno lo abbia mai imparato. Posso dirti che, se sviluppi una buona sensibilità, ti accorgi della disponibilità di chi ti sta accanto a prescindere dai suoi gesti, ma dalla sua energia… Limitarsi ad osservare la gestualità di una mano o di una gamba potrebbe nascondere, per esempio, una personalità conflittuale per cui una persona può essere inconsapevolmente disponibile ma, a livello consapevole, può avere un sacco di blocchi per cui… si può rischiare di fraintendere la situazione!

Allora starò attenta a verificare le sensazioni che provo quando un uomo mi interesserà… e oggi mi sento più che mai in grado di avvertire l’energia altrui…..

Sai che quando abbiamo iniziato questo nostro viaggio non avrei mai pensato di avere così tante cose da chiederti?….

Ne so davvero tanto di più….

Stai cercando di dirmi qualcosa?

Pensi che voglia smettere di incontrarti?

Perchè… è così?… Vuoi smettere?

No, non lo so… non credo… é troppo interessante!

Ciao, me ne scappo… corro… come al solito!

Buon Natale!

A. M. – Musicista


G. M. – Medico Psicoterapeuta

Con la collaborazione di Stefania Labate (Musicista)