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Es, Io e Super Io, Conscio Preconscio ed Inconscio, sono alcuni degli aspetti mediante cui, un esperto, ricapitola i tre punti di vista (dinamico, economico e topico) di ogni processo psichico, secondo Freud.


 

Il metodo freudiano in ogni processo psichico è da considerare da tre punti di vista di uguale importanza:

  • quello dinamico
  • quello economico
  • quello topico


Poiché secondo l’autore non si può definire la salute psichica, se non in termini psicodinamici.

Relativamente al punto di vista genetico, si può affermare, secondo l’autore, che esso non è un criterio metapsicologico, perché implicito alle formulazioni psicanalitiche secondo il modello medico.

Dinamico

Riconduce tutti i processi psichici/ a prescindere dalla percezione di stimoli esterni/ al gioco delle forze che si promuovono o si inibiscono a vicenda, che si associano le une con le altre entrano in compromesso, ecc…

Queste forze, tutte della stessa natura delle pulsioni, e di provenienza organica, sono caratterizzate da una grandiosa riserva energetica e vengono psichicamente rappresentate in immagini o rappresentazioni affettivamente investite.

Il conflitto tra due tendenze non scoppia, per quanto le condizioni relative al contenuto siano presenti da lungo tempo, se non sono state raggiunte certe intensità (alte) delle cariche e da qui la necessità di grandezza e direzione di essa.

Considerazioni dinamiche sono connesse in molti aspetti che riguardano la rimozione, la resistenza, e il conflitto in generale. Il suo concetto di forze rimosse o che rimuovono implica il presupposto che vi sono forze dinamiche in contrasto, anche quando un atto psichico viene trattenuto ai livelli inferiori dell’inconscio. Rimuovere è un concetto dinamico- oltre che topico.

Nella formazione di ogni sintomo c’è dinamica, nel senso che questa esperienza è diventata la base della sua concezione dinamica sulle nevrosi, perché lo ha verificato nella resistenza apposta dai nevrotici nella eliminazione dei loro sintomi.

Ciò infatti emerge dalla lotta del paziente contro la liberazione dei propri sintomi, che insistono nelle potenti forze che si oppongono al mutamento della sua condizione, e che il sintomo presuppone il dato che un certo processo non si sia concluso in modo normale (cioè diventare cosciente).

Economico

Potremmo dire che è un movimento simile a quello dei vigili urbani: evitare gli ingorghi di energia e mantenere ai livelli più bassi possibili l’ammontare totale dei vari eccitamenti che aggravano l’apparato psichico.

La modulazione dei processi psichici viene regolata ( logica) automaticamente dal principio di dispiacere- piacere in cui il dispiacere si collega in qualche modo con un aumento, e il piacere ad una diminuzione dell’eccitamento. L’originario principio di piacere, subisce nel corso del suo sviluppo , una modifica in riferimento al mondo esterno ( principio di realtà) per cui l’apparato psichico impara a rimandare l’appagamento del piacere e sopportare per un certo periodo le sensazioni di dispiacere; quindi mantenere al livello più basso possibile gli eccitamenti in cui il dispiacere produce aumento, rispetto al piacere che porta alla diminuzione dell’eccitamento.


Il punto di vista economico cerca di seguire le vicende delle quantità di eccitamento e di arrivare ad una valutazione relativa della loro grandezza.


Il fattore economico o… quantitativo, strettamente connesso al principio di piacere domina tutti i processi. Investimenti pulsionali che esigono una scarica: questo a parere suo, è tutto ciò che si trova nell’Es.


La salute o la malattia mentale dipendono in gran parte dalla capacità di saper trattare i conflitti con le varie istanze che lo dominano……Se e come riesca di sfuggire a questi conflitti che certamente sussistono sempre dipenderà indubbiamente dai rapporti economici, cioè dalla intensità relative delle tendenze in contrasto.

Così da un punto di vista economico, l’attività psichica ha il compito di dominare le quantità di eccitamento (la massa degli stimoli ) operanti nell’apparato psichico e di impedirne l’ingorgo che genera dispiacere.

Le considerazioni economiche sono essenziali per la comprensione della rimozione: la cui condizione è data dal fatto che il motivo del dispiacere raggiunga una intensità maggiore del piacere dato dal soddisfacimento. Da un punto di vista economico, la rimozione non è una soluzione molto efficace, perché richiede un costante dispendio di energia…. in quanto il rimosso esercita una costante pressione sul cosciente, che deve essere bilanciata da una continua contropressione. Per cui il mantenere una continua rimozione richiede una costante spesa di energia, e quindi la sua eliminazione diventa un gran risparmio.

In questo senso, sia l’aspetto traumatico, che il meccanismo dell’angoscia, sono segnali suggeriti da ragioni economiche.

Per la comprensione del funzionamento economico dell’apparato psichico, egli ipotizza, l’esistenza nella psiche di una energia neutralizzata.

La possibilità di spostare una forte quantità di componenti energetiche di tipo: lipidiche, narcisistiche, aggressive, erotiche, sul lavoro sulla professione, sulle relazioni umane, implica l’ipotesi dell’esistenza di energie neutralizzate, che si attengono al rapporto tra civiltà ed economia. Perciò la civiltà segue la necessità del risparmio economico dato che deve togliere alla sessualità tanta energia psichica, che usa lei stessa…. Questa lotta tra individuo e società non è prodotto di un contrasto delle funzioni primarie, ma equivale ad una differenziazione nell’amministrazione interna della libido, ed è possibile accomodamento finale nell’individuo, che potrebbe anche essere consentito dal futuro della civiltà.

Topico

Concezione dell’apparato psichico come strumento composto. Stabilisce in quali parti di esso si compiono i diversi processi psichici: Es, Io, Super-Io



  • Es: serbatoio degli impulsi pulsionali;
  • Io: parte più superficiale dell’Es, modificato dagli impulsi del mondo esterno
  • Super-Io: nato dall’Es domina l’Io e rappresenta le inibizioni delle pulsioni caratteristiche dell’uomo.


La sostituzione del termine ” topico” in strutturale è avvenuta per il fatto che non riusciva a spiegare i fenomeni clinici. In studi sull’isteria introduce la considerazione di un fattore dinamico, in quanto fa nascere il sintomo da un accumulo di energia, affettiva, e di un fattore economico in quanto vede nel sintomo il risultato della dislocazione di una quantità di energia normalmente impiegata diversamente.

Relativamente all’aspetto topico, che è stato sistematicamente usato prima di quello economico, questo apparato viene paragonato ad un microscopio composto, o, ad un apparecchio fotografico, questa località psichica corrisponde ad un punto situato all’interno di questo apparecchio nel quale si forma uno degli stati preliminari dell’immagine. Queste immagini si producono in località e regioni almeno in parte ideali, nelle quali non esiste alcun aspetto tangibile dell’apparecchio; per cui la località psichica non ha nulla a che vedere con la località anatomica.

L’apparato psichico è uno strumento composito di elementi chiamati sistemi, i quali in certi processi psichici vengono percorsi dall’eccitamento secondo una determinata successione temporale:

  1. Sistema inconscio, in cui gli eccitamenti sono incapaci di arrivare alla coscienza;
  2. Sistema preconscio: gli eccitamenti possono arrivare alla coscienza; per cui il sistema preconscio sta come uno schermo tra il sistema inconscio e il conscio.

Il punto di vista Topico indica dentro quale sistema o quali sistemi ha luogo ogni atto psichico. Perciò è stato assegnato alla psicanalisi in termine di psicologia del profondo.

La divisione nei tre sistemi Inconscio- Preconscio – Conscio non è una teoria, quanto piuttosto il risultato di osservazioni che si attengono il più possibile vicino ai fatti, senza spiegarli. Afferma infatti che l’ipotesi topica comporta una separazione dei sistemi Inconsci e Consci e anche la possibilità che una rappresentazione possa esistere simultaneamente in due luoghi dell’apparato psichico, e che anzi se non è inibita dalla censura, possa avanzare regolarmente da una posizione all’altra, senza perdere la sua prima localizzazione.

Egli paragonò il sistema Inconscio ad una grande anticamera in cui gli impulsi psichici si muovono come singole entità. Attiguo a questa anticamera ce n’è una seconda, più stretta, una specie di salotto, in cui risiede anche la coscienza. Ma sulle soglie delle due stanze esercita la sua mansione un guardiano che esamina, censura i singoli impulsi psichici e non li ammette nel salotto se non gli garbano.

Inoltre, aggiunse che il sistema Inconscio ha le stesse caratteristiche del sistema Conscio e che la rigorosa censura esercita il proprio compito al punto di passaggio tra l’Inconscio e il Preconscio, o, il Conscio.

Quando assegnò al sistema Conscio la Funzione della percezione conscia, e affermò che fosse questo il sistema dalla cui attività dipende il divenire conscio, aggiunse contestualmente che questa indicazione non gli era perfettamente soddisfacente dal punto di vista topico; perché : per il fatto che una cosa diventa conscia non coincide esattamente con l’appartenere ad un sistema, in quanto si può sperimentare di essere consapevoli di immagini mestiche sensoriali alle quali non possiamo attribuire una localizzazione psichica nel sistema Conscio o Preconscio.

Successivamente, aver riconosciuto che la divisione della psiche in Inconscio Preconscio Conscio, era inadeguata lo portò ad una nuova divisione nelle Strutture dell’Io, dell’Es e il Super-Io. Per l’Io e per l’Es, egli rilevò che la scoperta di una parte inconscia dell’Io avrebbe come conseguenza il fatto che si farebbero tante confusioni e si creerebbero parecchie difficoltà se si facessero discendere le nevrosi dai conflitti tra il Conscio e l’Inconscio. Bisogna invece togliere questa antitesi e metterne un’altra, presa dalla comprensione delle situazioni strutturali della psiche, cioè l’antitesi tra l’Io complessivo e il rimosso che ne è stato distaccato.

Le considerazioni strutturali gli hanno indicato il riconoscere l’inconscio non coincidente con il rimosso; vero è che tutto il rimosso è Inconscio, ma non tutto ciò che è Inconscio è rimosso.

Dr. Giovanni Cardella – Psicoterapeuta (Docente SFPID)