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Ma, soprattutto, quando ha inizio?


Premettiamo che, quello della comunicazione, rappresenta il momento di verifica con gli altri, oltre che con se stessi.

Attraverso la comunicazione ci si “scopre”, non ci si può permettere delle false apparenze, come invece può accadere durante l’elaborazione. Molto spesso una persona che tace viene considerata una persona che sta elaborando molto, che sta pensando. E’ possibile che questo non sia vero, però nessuno lo può verificare. Nella comunicazione verso il mondo esterno, il prodotto degli elaborati mentali viene ascoltato da tutti.

I dizionari, alla parola comunicazione, evidenziano molte imprecisioni. Per quanti vocabolari esistano oggi, la definizione di comunicazione è molto vaga, dal momento che, tale termine, viene impiegato su diversi fronti e in diverse situazioni.

Infatti per “comunicazione” si intende “qualunque trasmigrazione di energia dal mondo esterno al mondo interno e viceversa”.


In sostanza, si determina una comunicazione ogni volta che realizza uno scambio di messaggi (che può interessare strutture subatomiche, molecole, organismi unicellulari, animali, piante, macchine ed esseri umani.

E’ chiaro che ci si occuperà soltanto della comunicazione che avviene tra gli esseri umani ed all’interno del mondo interiore di ognuno.

Qualunque stimolazione proveniente dal mondo circostante, trasmette qualcosa e suscita delle risposte che, ovviamente, sono in funzione di ciò che è depositato all’interno della memoria.

Si definisce comunicazione fra esseri viventi, qualunque trasmigrazione di energia vitale che, sotto forma di segnali, parole, gesti o altro, permette lo scambio di messaggi.

( Giovanni Russo)

Quando inizia la comunicazione?


Dal momento che, con il termine “comunicazione” si identifica il rendere comune, il trasmettere (dal latino transmitto: mandare oltre) l’invio di energia da un luogo all’altro, mediante qualsiasi mezzo, possiamo affermare che la prima forma di comunicazione affonda nella notte dei tempi: gli scienziati sono sufficientemente convinti del fatto che, quindici miliardi di anni fa, si sia prodotta (da una piccolissima componente di materia ad altissima concentrazione) una esplosione enorme, definita big bang, dalla quale si siano costituiti miliardi di galassie.

Tutto, nell’Universo, è sottoposto alle leggi universali della comunicazione :senza di queste non esisterebbe l‘ordine che lo governa e che rende possibile il “caos organizzato” di cui parlano gli scienziati, al punto da portare A. Einstein a dichiarare << Dio non gioca a dadi ! >>.


Su che cosa si basano queste leggi universali?

Le leggi universali si fondano sul principio di logica universale che regola le 4 interazioni ( forte, debole, elettromagnetica, gravitazionale), le quali ricombinandosi in vario modo determinano la manifestazione di tutti i tipi di energia che conosciamo (termica, acustica, elastica, etc.) in grado di produrre tutto ciò che può essere definito “reale”.

Infatti, noi possiamo osservare che, nell’universo, tutto è fondato sulla comunicazione interazionale di queste 4 forze che agiscono con ordine.


Adesso entreremo nel rapporto tra l’universo e le analogie con l’essere umano

Secondo gli studi di alcuni ricercatori ogni essere umano è costituito da una cifra superiore ai 100.000 miliardi di cellule…..

Noi sappiamo che ogni cellula è composta da un numero variabile di molecole, che può andare da poche unità a diverse migliaia o, addirittura, milioni.

Ogni molecola può essere composta da un numero variabile di atomi (da pochissimi, a centinaia, o migliaia, o milioni).

Ogni atomo può essere considerato come un sistema solare, con al centro un nucleo (il sole), intorno al quale girano gli elettroni (i pianeti del sistema solare), a distanze più o meno diverse.

Esistono, quindi, delle analogie tra il mondo macroscopico e il mondo microscopico : cioè all’interno di ogni essere umano, possiamo ritrovare un numero enorme di “galassie”(molecole), all’interno delle quali orbita un numero notevole di “stelle” con relativi pianeti e satelliti (nucleo dei singoli atomi ed elettroni).

Ogni essere umano, quindi, rispetta le leggi della comunicazione, sulla base delle quattro interazioni : tutti gli esseri umani rispondono alle dinamiche delle quattro interazioni (ogni singola cellula è soggetta alla forza gravitazionale; all’interno della cellula, nelle molecole e negli atomi, troviamo le altre tre interazioni : quella elettromagnetica che trattiene gli elettroni intorno al nucleo dell’atomo, quella “forte” che serve per la coesione del nucleo di ogni atomo e quella “debole” che consente il ciclo di nascita – crescita – senescenza – morte ).

Queste sono le motivazioni per cui un essere umano si “sente” onnipotente (ognuno ha, “dentro”, l’energia dell’universo) ed immortale (grazie ai processi di trasformazione prodotti dall’interazione debole).

Per quanto riguarda l’essere umano, quando comincia la comunicazione?

Nel momento dell’incontro fra ovulo e spermatozoo, si determina un micro Big Bang da cui si genererà l’energia necessaria alla divisione cellulare, che porterà alla produzione dello zigote (all’inizio), (poi) a quella della morula, a quella (dopo l’impianto nell’endometrio uterino) dei tre foglietti germinativi (endoderma – mesoderma – ectoderma) per il corpo e delle tre qualità di Energia Vitale Umana (affettività – aggressività – neutrergia) per la psiche : da questo punto in poi, si avrà la costituzione dell’embrione e, di seguito, quella fetale.

Il dialogo tra psiche e corpo, iniziato già nella fase embrionale, continuerà per tutta la vita, senza soluzione di continuità.

Tale scambio energetico, avviene dapprima attraverso l’endometrio, dallo stadio embrionale in poi, attraverso il cordone ombelicale.

L’energia di attivazione materna stimola il DNA dell’essere umano in formazione dallo zigote in poi, attivando le risposte (in termini di sviluppo) previste dalle Leggi di Natura

Come abbiamo già visto sopra, mentre si sviluppa il corpo, inizia anche lo sviluppo della psiche, anche se in misura minore (lo sviluppo maggiore, si avrà dalla nascita in poi), attraverso il meccanismo dell’apprendimento e dell’intelligenza, allenati dai messaggi che arrivano dai sensi che funzionano già dai primi mesi di vita intrauterina.

All’interno dell’essere umano, a che livello avviene la comunicazione?

Si può parlare di comunicazione vitale, all’interno del nucleo degli atomi, per poi passare ai messaggi energetici fra i vari atomi che, unendosi a formare legami particolari, determinano la formazione di molecole.

Tali molecole, rappresentano i costituenti fondamentali senza cui le cellule non potrebbero assemblarsi.

Un esempio lampante di comunicazione intracellulare è rappresentata dall’attività del DNA che (nel nucleo della cellula) stampa “specularmente” l’RNA messaggero il quale, nel citoplasma (liquido intracellulare in cui si trovano immersi i vari costituenti), serve da stampo per codificare le proteine (“impalcature” del corpo).

Chiaramente, esiste una comunicazione intensa anche fra le varie cellule gli organi e gli apparati, il cui direttore d’orchestra è costituito dal sistema nervoso neurovegetativo (ortosimpatico e parasimpatico) che, a sua volta, è strettamente influenzato dalle emozioni: in pratica, la psiche, i cui componenti strutturali, ovviamente, dialogano fra loro, gestisce (attraverso istruzioni saggiamente impartite tramite il neurovegetativo), l’intero organismo.

In questo modo, si riesce a far funzionare questa meravigliosa azienda di comunicazioni multimediali avanzate chiamata “Essere Umano”, di seguito schematizzata sotto forma di Enterprise, con un suo organigramma aziendale che prevede, secondo le indicazioni del Dr. Giovanni Russo, un settore dei quadri dirigenti (le “Strutture”), un settore strategico (gli “strumenti”) ed un settore Communication (i mezzi della comunicazione).

Dr. Giorgio Marchese

Medico Psicoterapeuta