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Per gli amanti della musica, spesso si ripete il “rito” di entrare nei negozi specializzati per ritrovare il piacere di immergersi nel mare di materiale sonoro presente e scegliere quello che stuzzica di più la curiosità o un interesse reale, tangibile. Tutti sanno che un CD viene attribuito a questo o a quell’altro artista, ma pochi sanno quale sia il lungo lavoro che viene svolto prima che esso arrivi ad essere lanciato sul mercato.


Ci domandiamo:

Come nasce un CD?

Per la sua realizzazione, chi ha lavorato e come?


Il primo passo è sicuramente l’idea, quello da cui scaturisce tutto. Qui entra in gioco una figura che resta sempre nell’ombra, ma che è sicuramente fra le più importanti in questo grande ingranaggio che è la discografia: L’AUTORE.

Per quanto riguarda la composizione delle canzoni, dobbiamo fare una distinzione. Esistono due tipi di autore: l’autore del testo o parte letteraria che dir si voglia, e il compositore melodista che, per farla breve, è colui che scrive la musica. Talvolta le due figure coincidono e vengono rappresentate dalla stessa persona.

La curiosità più grande è:

Come nasce l’idea da cui prende vita una canzone?

Beh, ogni autore ha una sua strada che percorre e non sempre alla stessa maniera. C’è chi scrive prima il testo e poi compone la musica; chi compone prima la musica e poi il testo; c’è ancora (solo nel caso in cui autore e compositore sono la stessa persona) chi riesce a scrivere pressappoco contemporaneamente testo e musica. Così nasce la canzone….

Per carità, siamo solo all’inizio!!


Il passo successivo è la realizzazione del “provino” che non è altro che una stesura molto modesta del brano in questione, realizzato con uno o comunque pochi strumenti; di solito, se ne realizzano diversi e poi si fanno ascoltare al produttore o al direttore artistico della casa discografica (cui l’artista è legato contrattualmente) il quale, dopo un attento ascolto del materiale proposto, decide cosa è meglio lanciare sul mercato e quindi quali brani realizzare.


A questo punto arriva il momento delle scelte importanti:



  • l’arrangiatore (colui che rielabora la stesura dei pezzi dal un punto di vista strumentale – armonico e alle volte anche melodico);
  • gli strumentisti;
  • l’ingegnere del suono e lo studio di registrazione, che, dal punto di vista tecnico, daranno l’impronta a tutto il prodotto che dovrà essere confezionato.

Per l’occasione, ci siamo recati in uno studio di registrazione ed abbiamo chiesto all’ingegnere del suono ed all’arrangiatore in che cosa consiste il loro lavoro che si svolge per gran parte in tandem:



Una volta ascoltata la canzone, e decisa più o meno quale sarà la linea dell’arrangiamento, si inizia a costruire la struttura di quest’ultimo non sempre partendo dallo stesso strumento poiché alcuni arrangiatori partono dalla ritmica, altri dal pianoforte, altri dalla chitarra e così via.


Sarebbe opportuno partire avendo, fin da subito, una voce solista di riferimento che consenta di dare a tutta la parte musicale il giusto spazio rispetto alla melodia della canzone. La voce di riferimento fa da portante fino ad una certa fase dell’arrangiamento, dopo di che è preferibile registrare su una base che già ‘suona’ bene, pur non essendo quella definitiva, la voce invece definitiva, in modo che l’arrangiatore abbia la possibilità di completare il tutto, potendo tenere conto di tutte le sfumature, i tempi, gli abbellimenti che saranno poi quelli finali.


L’arrangiamento oggi viene ormai effettuato con l’utilizzo misto di strumenti veri e strumenti computerizzati, ma le idee di partenza vengono ‘bloccate’, registrate e quindi portate avanti, esclusivamente con il computer. Solo nella fase finale, e cioè dopo avere registrato la voce solista definitiva, si va a completare la struttura dell’arrangiamento con l’aggiunta (finalmente!) di strumenti veri, reali come batteria, chitarra ecc. che vanno ad integrare la parte elettronica in modo da dare a tutto l’insieme un suono abbastanza naturale e credibile come se tutta l’esecuzione fosse dal vivo.

Nel momento in cui sembra non essere più necessaria l’aggiunta di altri strumenti, arriva una fase delicatissima in cui si esprime, esclusivamente ed in tutte le sue competenze, l’ingegnere del suono:

IL MISSAGGIO.


Consiste nella regolazione di tutti i volumi e quindi la miscelazione dei vari strumenti e della voce, mirata ad ottenere il massimo da quello che c’è sui vari ‘supporti’ su cui è registrata la base musicale.

Si parla di ‘supporti’ in quanto oggi, ormai si usa non soltanto un unico registratore ‘multitraccia’, come si faceva fino a qualche anno fa, ma si lavora su registratori ‘multitraccia’ analogici, digitali, e registratori ‘multitraccia’ su hard disk.


Questo consente, in fase di realizzazione, di avere una maggiore flessibilità in quanto tutto ciò che viene registrato su hard disk ha la possibilità di essere modificato, tagliato e ricucito in ogni sua parte.

Operando in tal modo, si possono realizzare anche i famosi ‘remix’ dei brani per i quali si usano dei ‘pezzi’ del brano di origine per montarne uno completamente diverso e con finalità diverse.


Una volta eseguito il missaggio, realizzato su DAT o su CD, viene fuori il prodotto finale, il cosiddetto

‘MASTER’

che dovrà essere stampato in grande scala.

A questo punto, entrano in gioco le industrie di stampaggio che provvedono alla duplicazione del ‘master’ e delle bozze delle copertine in migliaia di copie. Il tutto viene incellofanato e timbrato dalla SIAE che garantisce l’autenticità del prodotto.”



Il CD è pronto!!!


Ma prima che arrivi nei negozi specializzati, c’è ancora qualcosa da fare:

LA DISTRIBUZIONE e LA PROMOZIONE


Sono gli ultimi passaggi determinanti (in mano esclusiva delle case discografiche) che influiscono sul successo anche quantitativo del prodotto e possono essere più o meno efficaci a seconda del budget in gioco.

Ora il nostro CD è lì, pronto per essere acquistato…

…il resto tocca a noi!