Posted on

Nell’estate degli Italiani che lavorano, intervistiamo Emiliana, animatrice di un Village Club, in Calabria.


SOLE, AMORE E…FANTASIA

L’ESTATE DEGLI ITALIANI CHE LAVORANO

“Siamo qui da 2 settimane; l’Italia è un bel Paese e qui in Calabria il tempo è sempre bello. Pensiamo proprio di ritornarvi il prossimo anno”

A parlare sono due ragazze polacche, Dovota e Anna di 30 e 24 anni, in vacanza in Calabria, ospiti di un famoso Village Club della Costa Tirrenica Cosentina.

Qui la vita ha ritmi completamente differenti da quelli cittadini. Visitiamo il Club verso le 8 quando ancora tutti ( o quasi ) dormono. La piscina, i gazebo, il palco degli spettacoli, tutto è pronto per una nuova giornata, mentre l’azzurro del mare fa da sfondo ad un paesaggio davvero rilassante. Gli addetti ai lavori si affrettano perché da lì ad un’ora gli ospiti del Villaggio saranno pronti ad utilizzare gli spazi loro riservati. Rilassamento muscolare, ginnastica in spiaggia e poi in piscina, tornei vari, divertimenti pomeridiani con aerobica e gare in acqua , wind-surf, canoa, acqua-scooter; il tutto fino a tarda sera quando inizieranno gli spettacoli di intrattenimento che culmineranno con il piano bar e la discoteca.

Le nostre amiche polacche sembrano far riserva del sole Mediterraneo e seguono a menadito i suggerimenti degli animatori.

Già, per molti l’estate è tempo di riposo, per altri di lavoro: si tratta degli animatori dei Villaggi Turistici; sono ragazze e ragazzi che decidono di utilizzare i mesi a cavallo tra giugno e settembre per “insegnare ai vacanzieri come divertirsi”.

Emiliana Borriello ha 26 anni; laureanda in Economia Aziendale viene da Portici (NA) e da 3 anni fa l’animatrice. Accetta di buon grado di rispondere ad alcune domande:

– Quante ore al giorno lavori?

“Lavoriamo dalle 9 fino a mezzanotte , facciamo pausa pranzo dalle 13 alle 14 e poi dalle 19 alle 21”

– In che consiste “animare” una comunità di un villaggio turistico?

“Animare significa trasferire allegria alle persone consentendo loro di sapere come divertirsi perché molti non sanno come bisogna vivere e divertirsi, pensano che venire al mare per prendere il sole tranquillamente sulla sdraio sia divertirsi. Bisogna consentire Alla gente di sapere che c’è qualcuno che vuole aiutarli a divertirsi,; c’è gente che lo fa da sola e gente che non lo sa fare. Credo che realmente gli animatori debbano essere un po’ psicologi, è necessario infatti studiare il cliente perché ognuno è diverso dall’altro”

– Quali caratteristiche dovrebbe avere un giovane che volesse diventare animatore?

“Per me è stata una conseguenza della mia vita una scelta quasi obbligata perché dopo un giro di boa dovuto ad una perdita era necessario continuare per abbattere la disperazione ho fatto quello che avrei voluto fare da piccola . Ballo salsa nei locali per cui per puro caso sono venuto a conoscenza di un ragazzo che mi ha chiesto di venire a fare animazione, da lì ho iniziato ad allenarmi a prendere il brevetto di aerobica e di latino-americano. Ho iniziato nei villaggi 3 anni fa e lavoro adesso anche d’inverno nei fine settimana. Molti diventano animatori perché è il modo più semplice ed economico per fare una vacanza; il problema è cercare un compromesso tra la propria vacanza ed il lavoro perché se vieni con l’idea che sia solo ed esclusivamente una vacanza non duri più di 5 giorni perché devi reggere uno stress dovuto un po’ agli orari ed alla vita di gruppo che limita la tua vita individuale e poi comunque devi adattarti al mangiare, alle stanze. Ci sono stati anni in cui non era agevole lavorare. I ritmi poi sono massacranti , quand’anche i muscoli non ti reggono più devi continuare a lavorare almeno per chi come me fa anche la parte sportiva. In questo tipo di lavoro se sei nervosa te lo fai passare dal momento che il cliente se ne accorge subito.”

– Riesci a conciliare il tuo lavoro con la vita sentimentale?

“Non credo che sia un lavoro che si riesca a fare essendo impegnati sentimentalmente, perché volente o nolente sei un personaggio pubblico e come tale sai che puoi incorrere in altre storie; vale a dire ciò che succede nella vita di tutti i giorni nel caso dell’animatore viene amplificato perché hai maggiori opportunità , maggiori relazioni sociali e sei un personaggio e come tale attiri sempre anche se sei una persona brutta che non piace. Personalmente svolgo questo lavoro da single e mi viene bene. Se dovessi farlo pensando di avere una persona accanto non riuscirei , perché molte cose che si fanno quei potrebbero mancargli di rispetto “

– Come considerano i tuoi genitori il lavoro che svolgi?

“I miei familiari non erano d’accordo, non lo sono mai stati perché a loro, soprattutto a mia madre, non piace che sia un personaggio pubblico che sia visibile agli occhi degli altri né che stia sul palco in gonnellina o vestita in modo attillato e questo sia d’estate che d’inverno, men che meno quando si lavora nei locali dove non fai lavoro di equipe”

– E’ cambiato secondo te il modo di fare vacanza delle persone? Cosa aspettano di più da un animatore?

“E’ cambiato, perché prima nelle strutture alberghiere come queste si veniva a fare una vacanza rilassante tipo cure termali quelle cose tipo non mi toccate sennò mi sciupate, gli alberghi erano quelle strutture dove la gente faceva più o meno la stessa cosa che faceva a casa, avevi i tuoi orari, andavi a letto quando volevi la vita era molto tranquilla e classista; oggi invece non c’è già più la distinzione tra villaggio ed albergo perché le persone quando vanno in vacanza cercano di impegnare il loro tempo perché non sono più soddisfatte dal solo prendere il sole. Del resto prima le persone facevano le vacanze di 1- 2 mesi, adesso si sono ridotti a 15 giorni soprattutto per motivi economici e per questo scelgono di ottimizzare il proprio tempo”

– Un aspetto positivo ed uno negativo del tuo lavoro

“Il lato positivo di questo lavoro è che ti dà la possibilità di accrescere la tua identità di persona facendo qualcosa che hai dentro, il lato negativo per forza di cose è economico perché ti massacri per 800.000 lire al mese.”

Cogliamo negli occhi di Emiliana un po’ di tristezza, ma è solo un attimo. The show must go on , lo spettacolo continua.

Ed eccola di nuovo pronta a dare il meglio di sé con una dedizione che affascina e fa pensare.

Da lontano Dovota ed Anna salutano: si tuffano per il loro ultimo bagno. Domani si ritorna a casa.

PINO BARBAROSSA