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A volte capita che qualcuno, nel corso di accese discussioni intorno alle mille problematiche che affliggono la nostra terra, si lasci andare a delle riflessioni che mi lasciano, a dir poco perplesso; riflessioni che non ti aspetteresti mai come, ad esempio, “è così che vanno le cose qui da noi, non te la prendere più di tanto perché è impossibile risolvere tutto quello che non quadra, l’essenziale è comportarsi bene perché potrebbe essere che, tale comportamento, venga visto, a sua volta, come esempio da seguire” A tali osservazioni, rispondo che il buon esempio, da solo, non basta. Infatti, penso che in questa terra ciò che manca è la fattività; cioè al pensiero troppo spesso non segue l’azione. A cosa serve, infatti, rilevare la presenza di una problematica se, poi, non si ha il coraggio di denunciarla? E a cosa serve denunciare se poi non si tenta di studiare un rimedio per risolverla? Capisco che i passaggi siano tanti ed estenuanti ma se mai si comincia mai potranno cambiare le cose. Penso, inoltre, che se nella nostra terra cominciassimo a mettere da parte campanilismi, individualismi, interessi personali e omertà forse le cose potrebbero veramente cominciare a cambiare. Riconosco che, a volte, sono troppo estremista nelle soluzioni proposte ma, ritengo che l’arma della deterrenza sia importante in un momento delicato come quello che stiamo vivendo; non lo credete anche voi? Per intenderci, non la stessa utilizzata da qualcuno che invece di tutelarci viola apertamente i nostri diritti attentando alla nostra sicurezza con comportamenti a dir poco scorretti. Un esempio servirà, forse, a chiarirci meglio il concetto: risulta, infatti, che l’organo della Polizia municipale dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini e fin qui ci siamo, poi capita di osservare alcuni zelanti rappresentanti, quando capita di vederli, che sulle nostre strade compiono dei veri e propri agguati agli automobilisti usufruendo dello strumento dell’autovelox! Ecco, mi sapete dire a che tipo di tutela ci troviamo di fronte? Credo che si tratti di tutela delle casse comunali troppo spesso vuote e, quindi, da rimpinguare. Ma che tipo di prevenzione può praticare chi nasconde questo maledetto strumento sotto i guard rail o in posti assurdi e, soprattutto, invisibili agli occhi degli automobilisti? Allora qualche provvedimento dovrebbe essere adottato per arginare questo strano fenomeno, non lo credete anche voi? Una soluzione, ad esempio, potrebbe essere rappresentata dal rendere partecipi di tale incresciosa situazione, rispettivamente, i Sigg.ri Prefetti e Procuratori della Repubblica di competenza, ovviamente con le prove di quanto denunciato, magari una bella fotografia “artigianale” per verificare l’attinenza di simili atteggiamenti con il disposto delle leggi in materia e chissà che qualcosa non cambi veramente….del resto “audax fortuna iuvat”, lo dicevano anche gli antichi e, allora, facciamolo!