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“Auschwitz”…parola complicata!

Quale sarà il suo significato?

E’ un termine “aggressivo” e la giornata

ad esso riferita è un gran reato!

Ma, allor, perché, “giorno della memoria”?

Perché si deve proprio ricordare,

come se fosse stato di gran gloria,

o, forse, invece, per non dimenticare?

Proprio così: fu un fatto assai brutale

che vide tanti morti, di ogni età…

tanti bambini (e ciò non fu normale!)

dissero addio alla serenità!

Fu l’olocausto, sterminio degli Ebrei,

la forma di razzismo esasperata,

di grande umiliazione (io direi!)

che dalla storia è documentata.

Perché cotanta rabbia, perché mai?

Perché sottrar la vita ad un fratello?

Potrebbe anche toglierci dai guai

o, quando piove, porgerci un ombrello!

E, invece, no…abbiamo un gran rifiuto

di aver bisogno anche del vicino;

allora non chiediamo alcun aiuto

agli altri…nemmeno ad un bambino!

L’orgoglio umano, acerrimo nemico,

unito al senso di superiorità,

non fa apprezzare mai nessun amico,

disconoscendo la solidarietà.

Chi è burbero, si sa, non è mai forte…

anzi, ha paura di esser sopraffatto,

perché è insicuro e teme assai la morte

e, nella vita, non è mai soddisfatto!

Sarebbe, invece, davvero tanto bello

se ognun di noi, umile e sincero,

potesse aiutare un suo fratello,

col cuore in mano, con amore vero!

Allora non dobbiam dimenticare

tutti i fratelli, offesi ed umiliati,

costretti in “quei campi” a lavorare,

prima di essere “picchiati” e poi “bruciati”!

Dobbiamo a vicenda rispettarci,

qualsiasi sia la razza o il colore,

ed imparare anche ad amarci,

così come ci ama il Signore!

(M. F. Blasi)

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