La capacità di inserirsi al giusto momento. |
Pensieri degli anni difficiliVorrei incontrare il mattino presto, per avere il mio primo sorriso.Anche quest’oggi al risveglio velocemente ho riafferrato tutti gli affetti che mi appartengono ed ho provato la pace con il mondo. E’ veramente una bellissima sensazione, un modo per cominciare la giornata che rassicura e da carica, un pò di più.Quello che sta succedendo. Lo so bene quello che sta succedendo…, intorno e dentro me.Le persone che amo. Tutte, veramente tutte.Trascinata, trattenuta, sospinta, veloce, talmente tanto che spesso mi ritrovo a raccogliere i pezzi. Instabilmente stabile, senza filtri, scoperta, spesso corro, a cercare la mia solita via di fuga. Non è facile comprendere verso quale altezza proietto lo sguardo.Però, oggi un caldo sole invita e, anche se tanta è la stanchezza, forse un giro all’aria si potrebbe.Le stesse cose. Fuori dal caos, intorno al mondo da scoprire, due giorni in un posto e due in un altro, senza programmi, senza affaticarsi, godendo del piacere di guardare, respirare aria nell’aria, e tornare col desiderio di ricominciare. Là dove si era rimasti.Quello che può succedere.Una luce da lontano mi cattura avvicinando. Sbircio con attenta discrezione, cercando di non invadere e se la strada innanzi a me appare senza troppi ostacoli da superare, entro con un salto. Con delicatezza provo a trasmettere un momento complicato, non si può non tener conto di quello che si aspetta torni indietro quando, una volta spalancata, ci si è aperti scoprendosi nelle parti più nascoste.Chiudo con violenza la porta. Non sopporto restare al buio all’improvviso, proprio quando la mia mano tesa e arresa alla dolcezza del sentimento senza costrizioni apre le sue dita cercando di afferrare l’incastro della vita.Il momento giusto.E come un tempo non troppo lontano, sfidando la stanchezza che abbatte il mio corpo, al volo scendo in strada e cerco uno spiraglio. Ancora una volta incontro il fastidio, ma senza troppo rifletterci sopra riprendo la mia solitudine.Quattro inaspettate chiacchiere alla fine di una sofferta giornata iniziata con mille aspettative e lentamente sgretolata in una inutile incomprensione. Ma il tutto avrà un significato? A vedere meglio le cose, forse, a meglio capirsi.Ritornano le vecchie paure. Cerco di spiegare cosa sento quando il pensiero corre indietro velocemente senza dare il tempo di capire e quando nelle mani resta solo il disagio per non aver afferrato.Mi avvio verso il sole a cercare uno spiraglio, ma la notte è ancora lunga.FernandaOgni cosa il suo tempoOgni passo un nuovo ostacoloOgni volta un sorriso vero |
Biologa CNR, Counselor. Responsabile “gestione area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line