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Arrivo veloce nel primo mattino di un nuovo giorno e, dopo una traiettoria diritta con non pochi passi però, mi ritrovo all’interno di una curva a gomito, con uno strettissimo raggio di curvatura.

Impossibile non sbandare…

Uso la ragione e definisco i limiti della mia stanchezza, fisica e mentale.  E allora decido che oggi, forse, è meglio assecondare il silenzio senza farsi contaminare da tutto quello che non mi appartiene.

Il tempo non aiuta, il cambiamento che ci ha investito trovandoci impreparati, incide inevitabilmente su ogni nostro pensiero, azione, stato d’animo.

Una giornata di festa difficile da organizzare. Provo ad ascoltare il mio sentire e senza troppo girarci intorno lo accolgo, riconoscendo un bisogno fondamentale.

Cerco fra le mura di questo nuovo ambiente un momento di accoglienza verso me stessa, a trovare il punto da cui tutto è partito. Il desiderato sollievo.

Una giornata inaspettata. Cielo azzurro popolato dal volo degli uccelli, liberi in questo periodo dell’anno. Padroni del celeste solo di poco macchiato dal morbido bianco delle nuvole. Settimana appena trascorsa fra curiosità goliardica e freschezza della giovinezza. Come un tempo, anche per me, quando si partiva per arricchire la conoscenza.

Consapevolizzo ogni mio nuovo battito di ciglia come un messaggio che arriva per risistemare i tasselli della vita. Quella di ora.

Le costanti che mi hanno accompagnato assumono un diverso significato, non per questo meno importante, anzi, al contrario, rivestite di poca ansia e più pacatezza nell’assaporarne il gusto.

Eppure…

Una sorta di nostalgia mi assale quando il pensiero sfiora il tracciato percorso e quello che avrei potuto ma.

È un rimpianto? E se non fossi più in tempo?

Immediatamente accelero nella direzione consentita e, con le mani ben salde sul volante, mi ritrovo all’interno di una nuova strettissima curva a gomito. E se adesso sopraggiungesse ad uguale velocità un veicolo dall’altra direzione? L’esperienza di tutti gli anni, senza nemmeno rifletterci un istante, spontaneamente mi porge la soluzione.

Mai avrei pensato che l’imprevedibile alternarsi delle condizioni esterne avrebbe potuto, in me, modificare lo stato d’animo. Vero è che nella vita nulla si deve dare per scontato, tutto va accolto e assorbito. Lasciarsi attraversare senza opporre resistenze, e solo dopo, quando si intravedrà in lontananza la strada dritta, sterzare dolcemente e provare ad uscire dal gomito.

Provo a ricordare, nelle tante attraversate fasi della vita, quanto tempo ha impiegato l’equilibrio a ristabilirsi. La famosa asta in bilico… sugli eventi. So bene che il sorriso tornerà a farsi strada, senza dover ricordare quanto tempo ha impiegato ad arrivare.

Tempo, tempo! La risorsa come sempre più importante.

Un attimo prima. Ho imparato a fermarmi un attimo prima, quando la pungente parola, se pur giusta al momento giusto, potrebbe agitare all’improvviso, sfiorare la superficie dell’apparente tranquillità e scatenare una tempesta.

Non è più il tempo di parlare. Accettare quello che è stato e accogliere solo il bello dei sentimenti che dureranno per sempre, per tutto il resto della vita.

Prendo quello che mi da serenità, lo tengo stretto e imbocco la strada dritta.

Fernanda

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