Il cibo è il primo veicolo di accettazione al mondo mediante cui capiamo che, qualcuno, si sta prendendo cura di noi. Le esperienze più indelebili , da questo punto di vista, sono quelle vissute coi propri nonni perché nessuno, come loro, è disponibile a dedicarci tempo, affetto e disponibilità.
Questa rubrica, curata da Maria Felicita Blasi, propone le antiche ricette delle nonne, attraverso il ricordo dei loro nipoti.
In questa venticinquesima puntata, si parla di “frittelle di zucca”
Sapori d’infanzia
Ho ancora l’acquolina in bocca quando penso alle frittelle di zucca che preparava mia nonna. Lei, purtroppo, non c’è più da qualche anno, ma mia madre continua a prepararle, perché ha voluto conservare questa tradizione. E’ sempre un piacere mangiarle, ma il gusto non è assolutamente uguale a quelle di mia nonna. Ne preparava sempre tantissime e noi le mangiavamo quando erano ancora bollenti, appena fritte, perché, se passava un po’ di tempo, il sapore non era più lo stesso.
La ricetta
Ingredienti
-500 gr di zucca (cruda)
-50 gr circa di farina
-Formaggio grattugiato misto
-1 uovo
-1 cucchiaino di lievito per prodotti salati
-Sale
-Pepe nero
-Olio per fritture
Preparazione
Pulire la zucca, grattugiarla e metterla in uno scolapasta; dopo averla fatta scolare, metterla in una ciotola, aggiungere tutti gli ingredienti e, per ultimo, il lievito. Mescolare bene il tutto, fino ad ottenere un impasto compatto e morbido. In una padella mettere l’olio e farlo riscaldare; prendere un po’ d’impasto e adagiarlo nella padella, per verificare che l’olio abbia raggiunto la giusta temperatura per la frittura; se l’olio comincerà a friggere, procedere prendendo con un cucchiaio un’adeguata quantità di impasto e metterla nell’olio, ripetendo più volte la stessa procedura e avendo cura di lasciare un po’ di spazio tra la varie frittelle. Verificare che siano rosolate e poi, utilizzando due forchette, girare le frittelle sul lato opposto, affinché raggiungano, da entrambi i lati, la stessa doratura. Toglierle dalla padella e posizionarle in un piatto, su un foglio di carta assorbente. Servirle ben calde…vero, nonna?
Giulia (16 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi