Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.
Caro nonno, te ne sei andato da più di due anni e ancora penso a te ogni giorno. Sei stato la mia vera e propria figura maschile di riferimento. La mia infanzia non è stata delle migliori, ma tu, con il tuo sorriso, sei riuscito a renderla meno pesante.
Io ero la tua unica nipote e tu il mio unico nonno e forse è stato questo a renderci inseparabili. Quando il 22 agosto 2021 sei volato in cielo, il mondo mi è crollato addosso.
Non ero affatto pronta a dover dire “Addio” ad una delle persone a cui tenevo di più.
Nel giro di un mese, quella brutta malattia ti ha reso sempre più debole, giorno dopo giorno. I mesi successivi alla tua morte sono stati i peggiori: i sensi di colpa per non averti detto “Addio” quando ne avevamo avuto l’occasione erano tanti e continuavano a sopraffarmi sempre di più. Dopo due anni, ho deciso di continuare a vivere, ma ancora non ho accettato che non potrò vederti mai più.
Vorrei, però, poterti ricordare attraverso eventi positivi: tutti i pomeriggi trascorsi a scherzare e a divertirci, soli io e te, sono un esempio di ciò che di bello ci ha legati.
Io, sinceramente, non credo che un giorno avremo la possibilità di rivederci, ma sono certa del fatto che rimarrai per sempre impresso nel mio cuore.
Ti voglio tanto bene e non ti dimenticherò mai.
Nathalia (16 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi