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Questo è il terzo degli articoli con cui verranno descritte le linee guida del modello di pensiero di derivazione psicodinamica ma Pragmatico Eclettico Analitico del dott. Giovanni Russo. Rappresenta il risultato della trascrizione di centinaia di lezioni registrate ed ha costituito la base del libro “Una psicoterapia ad Indirizzo Dinamico” EUR Ed. Roma 2001

I bisogni rappresentano la risposta a “pulsioni” (energia di attivazione del mondo interno) di tipo psichico o fisico, prodotte per il mantenimento dell’omeostasi psicofisica.

Per bisogno, si intende, quella condizione di sofferenza o disagio, che si determina quando manca l’indispensabile o il necessario.

I bisogni, possono distinguersi in :

  1. primari necessari indispensabili, il cui mancato appagamento, produce la cessazione della vita ;
  2. primari necessari (che portano ad un corretto sviluppo dell’identità), il cui mancato appagamento costringe a vivere con molte difficoltà ;
  3. secondari ( fasi transitorie) sono considerati come un trampolino di lancio, in attesa di accrescere ancor più i potenziali psicofisici di cui ognuno è dotato

Bisogni primari necessari indispensabili

(Tratto da La Psiche Umana Giovanni Russo – Ed. Sovera – Roma 1994)

I bisogni primari necessari indispensabili, sono quelli il cui mancato appagamento produce la cessazione della vita.

Per il corpo sono letali la mancanza di: sole, aria, acqua, cibo, sonno, calore, mingere, defecare, sudare, ecc… ecc…

Per la psiche sono letali la mancanza di: sole, neutrergia, affettività ed aggressività.

Il Sole è la fonte unica di tutto ciò che è vivente sulla Terra.

Tutti gli esseri umani, alla nascita, possiedono un’ereditarietà genetica: i nuclei di base delle capacità della psiche: Neutrergia, Affettività ed Aggressività.

Non ho mai letto, né incontrato o sentito dire, che esistano esseri umani privi dell’energia mentale ( neutrergia ), dell’energia affettiva o dell’energia aggressiva.

Non ho saputo trovare: capacità di pensiero, prodotto dei sentimenti o atto umano della comunicazione psicofisica, che non sia stato il prodotto delle tre qualità energetiche.

Qualunque essere umano, dall’atto del concepimento in poi, assorbe continuamente dal mondo che lo circonda, mediante i cinque sensi, energia psichica, sotto forma di neutrergia, affettività e aggressività, per sviluppare i “nuclei” innati. Per la Psiche, la privazione in entrata di psico – energia mentale, affettiva ed aggressiva determina, nel mondo interno mentale di ognuno, anche la mancata produzione di Pulsioni, Pulstimolazioni, emozioni etc., con la consequenziale perdita della possibilità di sopravvivere.

Esempio di mancato appagamento del bisogno primario necessario indispensabile, per la psiche:

un neonato, privo dalla nascita della funzionalità di tre dei cinque sensi (ad esempio, tatto, vista ed udito) anche se viene nutrito e protetto fisicamente dai pericoli del mondo esterno, ha scarse possibilità di sopravvivere, perché le sue condizioni sensoriali gli impediscono l’ingresso del nutrimento energetico “neutrergico – affettivo” (una carezza, uno sguardo tenero, una parola affettiva).

Bisogni Primari Necessari allo sviluppo di una identità corretta “matura” (in grado di consentirci l’integrazione in un contesto sociale e, al tempo stesso, la protezione del nostro spazio vitale da parte delle invasioni dal mondo esterno)

(Estrapolato da La Psiche Umana – Giovanni Russo – Ed. Sovera – Roma 1994)

I bisogni primari necessari o sviluppo corretto dell’identità sono quelli il cui mancato appagamento costringe a vivere con molte sofferenze dal punto di vista prevalentemente psicologico.

L’essere umano sviluppando la propria personalità, si esprime prevalentemente mediante la propria identità (colloquio con se stesso), per poi estrinsecarsi al mondo esterno mediante l’individualità (comunicazione con un altro individuo) e la collettività (comunicazione con un gruppo).

Per identità intendiamo la comunicazione continua e costante, consapevole ed inconsapevole, che ogni essere umano ha con se stesso : ogni manifestazione comportamentale, ogni sbalzo d’umore, ogni stato d’animo dipende da questo continuo dialogo con se stessi che, inoltre, consente un tratto di continuità fra presente e passato, del nostro mondo inconsapevole.

A queste condizioni, la nostra identità permette di riconoscerci ogni giorno (consapevolizzazione dell’io), adattandosi ai cambiamenti continui relativi alla nostra personalità psicofisica; ecco perché ci accorgiamo di essere cambiati, solo osservano una nostra vecchia fotografia oppure rileggendo nostre riflessioni che avevamo messo su carta, nel passato.

Si possono avere delle crisi relative alla propria identità, o per scombussolamenti dovuti a cambiamenti sostanziali della personalità, oppure per difficoltà di adattamento alle difficoltà della vita, dovute alla carenza di sviluppo dell’identità medesima.

Ogni essere umano, per poter ottenere il meglio della vita, dopo aver soddisfatto i bisogni primari necessari indispensabili, attraversando le fasi transitorie, dovrà promuovere la crescita della propria personalità, attivando correttamente le capacità umane, mediante gli elaborati del proprio pensiero con verifica di logica ottenendo, alla fine, anche lo sviluppo corretto della propria identità.

Per accrescere, ogni giorno, il dialogo utile con se stessi, per sviluppare correttamente la propria identità è necessario almeno raggiungere i seguenti obiettivi: autoaffermazione, autostima, individualità, sesso con amore, collettività, etc.

In questo modo si produce la propria realizzazione.

Per raggiungere tutto ciò ogni essere umano, dalla nascita in poi, dovrà avere la collaborazione dei propri genitori, il contributo della Scuola e l’attivazione nel mondo dello sport.

I genitori, la scuola e lo sport dovranno promuovere lo sviluppo dell’affettività, dell’aggressività e della neutrergia (l’insieme del mentale).

Di seguito, osserveremo, in maniera succinta, i vari obiettivi che, centrati fanno, di un essere umano insoddisfatto, un cittadino realizzato.

1. Autoaffermazione

Il primo e più importante modo di osservare la propria autoaffermazione consiste nel badare al raggiungimento del proprio successo psicofisico.

Chiunque voglia vivere bene dovrà imparare ad ottenere un armonico rapporto tra la propria energia psichica e la propria energia corporea. Ogni mattina, svegliarsi e ritrovare la funzionalità del proprio corpo e della propria mente deve costituire un motivo di piacere.

Poter vedere, camminare, defecare, pensare, respirare, udire, parlare, etc. rappresenta, per quel giorno, il più importante successo di autoaffermazione.

Poter dire: << oggi mi sento bene e tutto funziona a meraviglia! >> vale più di qualunque vittoria al totocalcio o al superenalotto.

Competere con se stessi ed ottenere la salute psicofisica rappresenta la vittoria giornaliera della vita, quanto di meglio un essere umano possa fare.

Preservarsi ogni giorno da incidenti vari (stradali, domestici, droghe, alcool, fumo, ecc.) è quanto di più utile si possa realizzare per la propria personalità. Studiare, permettendo alle proprie potenzialità mentali di sviluppare, deve valere molto di più di un ottimo voto, che altri (maestri o professori) ci possano “donare”.

L’autoaffermazione è regolata dalla conoscenza che si ha di se stessi. Nessuno al mondo può Valutarsi più compiutamente di se stesso.

Guardarsi allo specchio e riuscire a dire: << Oggi sono contento di me stesso, di quello che sono e di quello che ho fatto, anche se domani cercherò di fare di più, di migliorami>>, rappresenta il massimo che si può ottenere, e vale molto di più di qualunque gratificazione esterna, a prescindere dal tipo di lavoro che si esegue.

Avere acquisito l’idoneità a socializzare sapendo conciliare (pur nel rispetto di se stessi), dimostra il grado di sviluppo corretto della capacità di comunicare.

Saper amare e farsi amare rappresenta il modo migliore di utilizzare l’affettività. Riuscire a dare alla libertà di pensiero la misura del relativo, per sapere valutare la distanza ed il rispetto reciproco fra esseri umani (<< dove finisce il mio spazio vitale comincia il tuo>>), rappresenta il raggiungimento dell’idoneità a vivere in una Società democratica corretta.

La libertà assoluta non esiste ed è inutile invocarla come un diritto frustrato.

Ogni essere umano è prigioniero dentro il recinto del proprio corpo, sottoposto alle regole vitali del respirare, mangiare, mingere, ecc.

Quando ci si adatta e si rispettano le norme di funzionalità umana si vive bene.

Allo stesso modo è necessario adattarsi alle regole del vivere sociale, magari migliorarle se si può, perché i nostri antenati ci hanno dimostrato che vivere da soli è molto più difficile.

2. Autostima

Cosa vuol dire Autostima?

In senso generico, il termine esprime la valutazione positiva’ generale che un essere umano può avere di sé.

A cosa serve l’Autostima?

A consentire di apprezzare se stessi, di sentirsi sicuri di sé , di considerarsi “solidi”, di sentirsi realizzati nel lavoro prescelto, di sentirsi integrati nella Società in cui vive.

Come si sviluppa l’Autostima?

L’Autostima si sviluppa giorno dopo giorno adoperandosi con serietà al proprio lavoro, superando le fasi transitorie, riconoscendo la validità di ciò che rappresenta il proprio operato all’interno della Società in cui vive, adoperandosi in una competizione positiva soltanto con se stessi.

L’autostima prevede la capacità (sviluppata e non innata) di:

  • sapere proteggere se stessi in maniera corretta;
  • sapere dare qualcosa in cambio di quello che otteniamo (Egoismo positivo);
  • sapere credere in se stessi, nel proprio sapere, su basi concrete e non di autoesaltazione.

Ogni essere umano, dovrebbe apprendere è quella di sapersi difendere dal mondo

esterno, “che appare” prevalentemente aggressivo negativo. Ho precisato “che appare” …perché non è corretto valutare tutta la Società in base alle negatività che i mezzi di comunicazione ci raccontano.

Se si potesse fare un censimento degli aspetti sociali positivi, scopriremmo molti più esseri umani sviluppati prevalentemente al positivo, che al negativo.

Usare l’egoismo positivo significa appagare se stessi, senza danneggiare gli altri. Esempio: un essere umano ha dei bisogni, lavora e li appaga.

Usare l’egoismo negativo significa utilizzare gli altri per il proprio tornaconto. Esempio: un individuo ha dei bisogni da appagare ma, non volendo lavorare, ruba danneggiando gli altri; poi si scusa dicendo che non trova lavoro.

L’autostima corretta si ottiene:

  • appagando il proprio bisogno di sapere;
  • avendo ottenuto la consapevolezza del grado di sviluppo raggiunto dalla propria personalità;
  • imparando a credere in se stessi sulla base della verifica dei propri pensieri effettuata a confronto con i principi di logica universale;
  • sapendo apprezzare il grado di sviluppo raggiunto dalle proprie capacità al momento dell’autoesame;
  • dialogando ogni sera con se stessi (possibilmente allo specchio) e sapendo valutare la propria giornata.

Quale è il rapporto tra Autostima e Paura?

E’ un rapporto inversamente proporzionale: maggiore è la propria autostima, minore è la paura delle difficoltà della vita.

3. Rapporto corretto con la propria Individualità

Significa dialogare dinamicizzando, per un tempo più o meno lungo, con un essere umano della propria Società. Dinamicizzare in un incontro che può essere diretto o indiretto, per promuovere le proprie capacità psicofisiche in uno scambio utile per entrambi nel determinare lo sviluppo. L’incontro diretto prevede l’interazione o la relazione; lo scambio indiretto può avvenire attraverso un libro, la TV, etc.

L’interazione è la condizione che rispecchia fondamentalmente la natura umana, che induce a trovare in un partner lo scambio psicofisico fra due solitudini: nell’interazione esiste il contatto psicofisico

La relazione che ogni essere umano realizza con un’altro si estrinseca in un dialogo (o trasmigrazione energetica) che predilige una distanza non inferiore ad un metro e prevede le caratteristiche di continuità, contiguità e durata; presuppone uno scambio di energia per l’appagamento reciproco, principalmente dei bisogni primari. Si realizza spesso sul lavoro e privilegia il reciproco rispetto.

La comunicazione indiretta è quella più usata fra gli esseri umani alcuni modelli indicatori della comunicazione indiretta sono: la. comunicazione a ponte, in gruppo, fluviale, strumentale, etc.

4. Rapporto corretto con la propria collettività

Così come un organo che funziona dentro le strutture del suoi tessuti

ha bisogno, per sopravvivere, di avere stretti contatti con gli altri organi e sistemi (un cuore da solo non può sopravvivere, ma ha bisogno dei polmoni, dei sistemi: immunitario, ormonale, nervoso, ecc.), allo stesso modo un essere umano, mentre vive dentro se stesso, non può ignorare, gli altri esseri umani della collettività di cui fa parte, a cui è subordinato ed in cui è immerso. La collettività è costituita da leggi della giustizia, da regole morali, ecc, che è necessario osservare fino a quando non danneggiano la propria identità.

  1. Bisogno di fare del bene e di essere utili , a se stessi ed agli altri, nel rispetto dell’EGOISMO POSITIVO.
  1. Bisogno di Pace, di Tranquillità
  1. Bisogno di Motivazioni per promuovere l’Energia di Attivazione.
  1. Autorevolezza (comportandosi correttamente nell’agire e nel parlare, dimostrando di avere sviluppato la Neutrergia, suscitando rispetto e ammirazione negli altri).
  1. Sicurezza di Sé (maturazione psicofisica, almeno quanto basta, per raggiungere il grado sufficiente di solidità onde evitare i pericoli “gratuiti”, per mancanza di utilizzo della Logica Universale).
  1. Conservazione di Sé (mantenere, per quanto sia possibile, l’integrazione della propria Personalità senza permettere che gli avvenimenti esterni ed il trascorrere del tempo, possano deteriorarla troppo ed in fretta).
  1. Sesso con Amore (avere appreso a sapere amare utilizzando i cinque sensi, in una interazione corretta).
  1. Autorganizzazione (avere appreso e sapere utilizzare le indicazioni di una organizzazione corretta. Una organizzazione corretta comincia da “dentro” e finisce “fuori”, integrando le dinamiche del proprio mondo esterno con quelle del mondo interno).
  1. Riservatezza (discrezione, sottrarsi ad ogni forma di pubblicità della propria vita privata, dei propri sentimenti).
  1. Garbo e Cortesia.
  1. Etc.

Mentre si realizzano i vari Bisogni Primari Necessari ci si avvicina, sempre più, allo sviluppo completo della propria IDENTITA’.

Nella Società attuale, nessuno può affermare di avere appagato tutti i bisogni primari necessari allo sviluppo corretto della identità : continuando l’evoluzione con il ritmo attuale, ne riparleremo fra un migliaio di anni 

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