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Questa mattina la pioggia ha bussato alla finestra che chiude i miei sogni, uno strano silenzio domina la strada. Mi rigiro un po’ nel letto, la luce raggiunge ogni angolo e si espande.

Si, quest’oggi si sente! Nell’aria bagnata di gocce di acqua, nel grigio di un cielo che trova uno spiraglio e proietta la sua luce. In fondo all’anima dove vive, ora e per sempre, la parte profonda che ha vissuto d’infanzia.

I legami della vita!

A volte, ho la sensazione di correre, affannarmi alla ricerca di un bisogno da vivere e soddisfare. Pare che nulla sia più importante della sua realizzazione: lo inseguo, lo agguanto e lo vivo. Ma, nel momento in cui potrebbe crescere ed esplodere nel pieno della sua interezza mi fermo, rallento e allontano.

Scorrono rapidamente ai miei occhi le immagini di una vita passata. Un colore dopo l’altro, prepotentemente senza avere il tempo di assaporare il ricordo. Una casa minuscola dove predomina il rosso, la luce soffusa riscalda i momenti. Sollevandomi in punta di piedi sbircio dalla grande finestra, il mento appoggiato sul davanzale, aspetto con ansia che lui torni a casa. Fresco il ricordo, la porta si apre e con l’aria pungente dell’inverno, l’ambiente immediatamente si riempie d’affetto. Corro veloce attraversando il breve corridoio, le braccia strette al collo, lui si china verso di me aspettando un abbraccio ed un bacio.

Il bacio più bello è quello che nasce dalla spontaneità senza aspettare, donando il calore del proprio affetto. I bambini in questo, ovviamente, riescono meglio. Sono liberi da qualsiasi condizionamento, si esprimono senza chiedere cosa succederà dopo. Le cose, da grandi, si fanno più complicate e alla fine si vive la bellezza di ogni istante solo ed in quei rari momenti in cui si agisce coi sentimenti, ma senza pensare.

L’aria al di là della finestra è fresca e frizzante, come vuole che sia in questo mese di magia, che riporta un po’ tutti a vivere di nostalgia del passato, quella che annebbia gli occhi ma riporta al sorriso.

Nella stanza dei vetri che di notte si trasforma in quella dei sogni brillano le piccole luci riflesse negli addobbi dorati, fra i colori intermittenti del verde dei rami. Corro in silenzio sbirciando attraverso le fessure, lasciando esprimere la mia fantasia che si carica di libertà e di vitalità.

Una stella grande e bianca brilla adagiata su di uno spicchio di luna argentata. Sembra messa apposta là, in modo che si possa vedere da qualsiasi angolazione. Riesce a trascinarti nel sorriso, quando invece stai annegando nelle lacrime. Rappresenta la speranza del futuro, una luce da inseguire, luccichio da riattivare.

Sono sempre stata attratta dalle finestre che si aprono nel cielo escludendo tutto il resto. E così, da piccola, mi ritrovavo spesso a scrutare da un lucernaio che si affacciava sui tetti della notte e lì, un po’ assopita, pensavo alle tante storie inventate. Ancora oggi cerco la fantasia fra i puntini che costellano il buio della sera, mi piace emozionarmi anche solo davanti all’immensità di un cielo che apre la mia mente e la mia immaginazione.

Il profumo si espande in tutte le stanze, da lontano le campane della piazza in festa, il momento si avvicina. La felicità dentro gli occhi si legge senza doverla cercare fra le righe, esplodendo nel piacere di vivere in famiglia.

La tavola preparata con cura, qualche candela illumina i nostri visi, uno strappo alla regola: in questa notte fatata tanto è permesso a noi bambini. Un sorso da un bicchiere frizzante, catturo qualche bollicina e mi si riempiono gli occhi di lacrime di gioia.

Respiro, socchiudendo gli occhi. Il profumo di un ricordo, un tesoro che mi appartiene.

Un augurio.

A mia sorella.

Fernanda (21 dicembre 2008)