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Il mito del “superuomo.”

Il fenomeno nietzscheano del “superuomo” trova nel sistema di pensiero del dott. G. Russo una base scientifica, a conferma delle geniali intuizioni del filosofo tedesco.

Esaminando più da vicino il bipolarismo Apollo-Dionisio nelle opere del filosofo tedesco, si può notare come l’elemento dionisiaco permei tutta la filosofia nietzscheana come gioioso accettarsi nel proprio divenire, come lucida consapevolezza della vita e delle sue contraddizioni.

Quando Zarathustra scende dalla montagna e giunge nella città vicina parla al popolo radunato sulla piazza del mercato e dice : ” Io vi insegno il superuomo” [….] ” vi scongiuro fratelli rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze !” [….] ” L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso. Un passaggio periglioso, un periglioso essere in cammino, un periglioso guardarsi indietro e un periglioso rabbrividire e fermarsi.”

E dice ancora :” La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo : egli è una transizione e un tramonto.”

Nietzsche mette imperativamente l’accento sul significato dell’uomo come superamento di sé, oltre-uomo, super-uomo inteso non come super – eroe ma come uomo che sta al di là dell’uomo presente che non crede più a ” sovraterrene speranze ” è un uomo “transizione….tramonto… ” dove il tramonto può essere letto come un dire sì alla vita, ” amor fati” che, sostituisce alla rassegnazione e al destino, la sconvolgente ma viva ebbrezza orgiastica dell’uomo dionisiaco che fa ritorno alla terra accettando la morte di Dio e rifiutandosi di produrre e di credere a ” sovraterrene speranze”. L’uomo di Nietzsche è l’uomo di questa terra che sa guardare in faccia all’esistenza con consapevolezza.

Che cosa significa dire sì alla terra, alla vita ? Significa, cogliere l’attimo, Carpe diem, viverlo fino in fondo, tramontare con gioia, attuarsi, affermarsi come volontà e di conseguenza autosuperarsi ( volontà di potenza ).

All’interno delle mie riflessioni, nate dalla lettura di Così parlò Zarathustra, è stato spontaneo costruire un parallelo tra Nietzsche e Russo; questo autore del duemila, che ha operato nel campo della psicoterapia per oltre trent’anni, ha dato una conferma e un ulteriore contributo alle conoscenze sull’essere umano e sul fenomeno del “superuomo”.

Base scientifica del mito del superuomo nella teoria di G. Russo.

Il superuomo di Nietzsche è per Russo l’essere umano che è

riuscito, mediante la conoscenza di sé, cioè delle proprie strutture, strumenti e mezzi psicologici a sviluppare una corretta identità. Russo nel paragrafo cosa significa sviluppare le proprie capacità dice : ” fin dai tempi di Platone, la concezione che l’essere umano dalla nascita porta in sé determinate idee, o principi conoscitivi, aveva fatto credere all’accezione di innatismo. Successivamente da Aristotele in avanti, si è rivalutata l’esperienza sensibile. Leibniz dissertò sul carattere innato delle verità di ragione in polemica con Loche. In effetti, dopo la dottrina kantiana della trascendentalità delle forme del conoscere ( critica della ragion pura, sezione estetica trascendentale, par.1) e del carattere innato dell’imperativo categorico, ripreso da A. Rosmini in tempi moderni, il problema non ha avuto grandi assertori. Nonostante tutto oggi esistono due correnti  che dibattono la questione : innatismo o apprendimentismo ? Cioè si nasce capaci o si diventa capaci attraverso gli apprendimenti ? Metto in evidenza che per Nietzsche la grandezza dell’uomo è di essere un ponte non uno scopo. Secondo le mie ipotesi, ritengo utile conciliare le due correnti di pensiero. Non ritengo possibile escludere i due momenti che sono conseguenziali per ogni essere umano che nasce.

Le capacità di qualunque persona devono essere potenzialmente identiche nelle primordiali fasi originarie, al tempo della morula. Poi, i tre foglietti germinativi diversificano il corpo in : apparati , sistemi e organi, ed ho ipotizzato che le tre qualità energetiche innate l’affettiva (i sentimenti ) l’aggressiva ( il movimento) e i processi mentali, diversificano la psiche. Lo sviluppo armonico di queste qualità energetiche permetterà di raggiungere un equilibrio della propria personalità, che avverrà, durante il periodo della crescita, per apprendimento familiare, ambientale e sociale, in cui tutte quelle modificazioni psico-fisiche renderanno ogni essere umano unico ed irripetibile. Usando me stesso come cavia sono riuscito ad assemblare una teoria che ho chiamato pragmatica, perché ogni essere umano può verificarla col proprio laboratorio di pensiero e perché, utilizzata per i sofferenti, permette loro di capire e verificare i dinamismi energetici del pensiero. Eclettica, perché rappresenta il risultato di varie conoscenze acquisite. Analitica, perché ha delle connotazioni dell’analisi energetica.”

Russo attua una metodologia attiva, chiede un’alleanza terapeutica con la persona che soffre, affinché si proceda in due verso l’obiettivo finale che è “la guarigione”.

Per Nietzsche il superuomo è il punto di arrivo di una corda che sta tra l’animale ( l’ignoranza ) e il superuomo stesso ( la conoscenza ). Conoscere e conoscersi è anche per Russo l’obiettivo principe per raggiungere un corretto sviluppo della propria personalità.

Oretta Lanternari (21 giugno 2007)