Sotto la mia finestra
Troneggia il giardino
Cintato da un muro di siepi.
Due palme,
Un salice piangente,
Un albero di limoni,
Sgargiante di giallo coi rami piegati
Col peso possente
Dei frutti maturi.
Dal verde dell’erba
Che adorna le aiuole,
Spunta d’incanto una corolla di fiori
Dipinti di rosso e di giallo,
Alla cui ombra s’ infila affusolato
Un maculato gattone,
Al riparo dal sole.
Un cane smarrito, ansante,
Striscia lungo il muretto
Lasciando la bava
Procurata dall’afa che brucia la gola,
Mentre un fringuello svolazza;
Poi si posa sul ramo e gorgheggia.
Al di là del Viale Cosmai
Un cartellone giallo intima:
Zona Militare – Divieto di Accesso .
Ma io accedo con l’udito
Oltre il muraglione spinato
E porgo l’orecchio ascoltando
Le note giulive
Emanate dalla Fanfara dei Bersaglieri
Che provano una canzonetta
Napoletana:
Ohi Vita ! Ohi vita mia !
Ohi core, di chistu core !
Quella musica allegra,
Quelle note giulive,
Riescono a trasportare il mio cuore
Oltre i confini della tristezza che mi
Attanaglia
E mi costringono a cantare con loro
La canzone della vita
Che, essendo mia, e soltanto mia,
La voglio conservare e amare per
Sempre
Accanto a questo giardino
Che profuma di erba e di rose.
Giuseppe Verduci – 17 gennaio 2002