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Il sorriso del primo sguardo. Quando i suoi occhi trasparenti incontrano i miei.

E … mi sciolgo.

La vita è un’altra cosa!

Scorci di estate, calda, rovente, irrespirabile in alcuni giorni. Come ogni anno mi ritrovo a rivederla velocemente, ad apprezzarla per tutto quello che ho vissuto, a rimpiangerla per non averla respirata tutta e a ricominciare.

La notte dei desideri.

Sempre più consapevolezza su me stessa, del mio vissuto. Riesco a proiettarmi nel passato e nei suoi profumi più gradevoli, anche solo per un momento, lo respiro tutto, e mi ricarico.

Con qualcosa in più.

Una in ogni posto visitato. Tutte e due di sfuggita, con lo sguardo di corsa sul momento e il respiro in affanno.

L’amore al di là.

Il ritorno dell’affetto, bellissimo da sentire, da vedere nei gesti, negli sguardi, acceso dalla vivacità e dall’ingenuità che colora i movimenti dei piccoli. E cattura.

Questa volta è molto più difficile. Alla fine, di solito, mi resta quell’irrefrenabile desiderio di scrivere per ricordare, per tirare fuori. Invece, ora tutto è più difficile, quasi come se non volessi mettere un punto ad un periodo difficile ma bello, vissuto su due binari paralleli: uno per ogni pensiero.

Eppure so bene che la strada è questa, non c’è altra possibilità.

Come si può descrivere questo mese che è andato?

La presenza, con l’odore del bruciato, con l’odore del bruciato della morte. La Natura flagellata dalla mano dello stesso figlio.

Avvilita, disarmata, senza alcuna protezione. Sensazioni che si avvicinano molto allo stato d’animo vero del momento.

Primo pomeriggio, nel silenzio della strada poco frequentata, terso e limpido ma ancora troppo caldo. Il silenzio si fonde con il fumo appena nato. E poi …

Poco è rimasto, tutto intorno solo nero e odore acre di fumo addormentato.

Che peccato!

Dalla riva proietto il mio sguardo sull’orizzonte e, prima che il vento ne possa offuscare la linea netta, nuoto velocemente verso il largo, facendo mia quest’acqua cristallina. Porto alla mente uno dei momenti più belli dell’antico passato, in questo stesso ambiente e ritrovo il piacere di quello che è stato. No, senza fantasmi, solo bella realtà, anche se per tutta questa bellezza il prezzo pagato è stato veramente molto alto.

Ritorno.

La pace con se stessi. Bel concetto su cui riflettere, metti in discussione e smetti di produrre la rabbia per come si è vissuto. Vero però, anche questo fa parte del vivere la vita, l’importante è imparare, sempre e solo imparare.

Sopraggiunge il magico potere dei bambini. Un abbraccio sincero, un ingenuo sorriso, un movimento irrefrenabile.

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In una manciata di minuti raggiungo l’ultimo tramonto dell’estate. Sento l’acqua fresca sulla pelle, il solletico delle onde.

Oltre …

Fernanda (10 ottobre 2017)

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