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Nel momento in cui senti che dentro i tuoi occhi trasborda una nota pungente di dolore, dal cuore parte un meccanismo delicato che protegge e dà la forza.

Gli esseri umani sono resistenti ai cambiamenti, anche quando propositivi e carichi di arricchimento nel delineare la parte più importante della propria personalità.

È da qualche settimana che penso alla vulnerabilità e non riesco a trovare alcun modo per convincermi che non è associata alla debolezza. Prendo coscienza di quello che accade, cerco di vivere sforzandomi di non fossilizzarmi sui punti che bloccano, magari dandogli il giusto peso nella dimensione adeguata, e finisco per arrabbiarmi con me stessa. Ancora una volta mi ritrovo a fare i conti con gli stessi errori e con gli stessi pensieri.

Pensieri. Girano in testa e viaggiano mediati o accompagnati dalla ragione. Non si sa mai qual è il momento giusto per lasciarli liberi di fluire oppure condizionarli dalla mente, dalle attività che mettono in gioco tutti i criteri di logicità che differenziano un essere pensante da chi vive guidato solo dall’istinto.

Oggi combatto con me stessa questa battaglia!

Però non so, forse il riposo appena iniziato di questi caldi giorni di agosto mi spinge ad accettare le cose così come stanno, senza troppo strizzare la mente alla ricerca di una possibile spiegazione. È tanta la voglia di distendere. Guido come sempre, ma con l’obiettivo di trovare un angolo di mondo che non chieda, mi lasci socchiudere gli occhi ad alimentare la fantasia, nella libertà fra le persone, rispettando e godendo dei piaceri della vita. Anche e soprattutto quelli che nascono dal niente, che ne so, magari da quattro passi fatti nel cuore della notte in compagnia degli amici più cari e nel silenzio più assoluto di una città che per qualche giorno ha deciso di chiudere i battenti.

Come sempre sono catturata dalla magia della notte, dal buio delle stelle e dal canto delle note più dolci.

Un istante da conservare nella memoria per tutto il resto della vita nutre la mia emotività e mi riempie di sentimenti che caricano, belli da provare soprattutto dopo un lungo periodo di grigiore e rigidità. L’orizzonte è lì di fronte, chiara la linea di demarcazione fra cielo e mare, sospesa a mezz’aria una palla arancio densa di vitalità. Non c’è dubbio è il colore più bello! Tre di noi in spontaneità si lasciano catturare per vivere insieme la magia di questo tramonto, alla fine di una giornata condensata di dolcezza, godendo del rispetto che lega le persone più sagge. Il sole inizia la sua rapida discesa, è in questi momenti che ti rendi conto di quanto velocemente scorre il tempo. Esprimiamo, stretti per mano, una lunga serie di desideri, uno dopo l’altro, sempre più forti e sempre di più. Dentro di me diventa una preghiera, ripeto iniziando ogni volta da principio, come una cantilena che con la memoria mi riporta al solito profumo del passato. Commossa, penso di essere fortunata, riesco ancora a sentirlo quell’odore, qualcuno per me lo ha impresso affinché non lo dimentichi mai, nemmeno nei periodi più difficili. Scende la luce, immergendosi tranquillamente nella freschezza dell’acqua. Sento il bisogno di ringraziare.

Si spengono le luci sullo splendore delle serate. Un cielo senza parole, costellato da migliaia di puntini luminosi sulle cime degli alberi. Il filo conduttore è rappresentato dall’armonia che lega le cose della natura. Il profumo del paesaggio diventa musica da sottofondo. Non resisto, rallento respirando a pieno appagando tutti i sensi. Il sapore delle sensazioni…

Diventa difficile trovare un senso ad una percezione che, pur arricchita dei più bei preliminari, si traduce in una delusione per il cuore. Vorrei poter conservare solo l’immagine più bella, quella che, nella tranquillità di una notte destinata a diventare un ricordo da non sfuocare, mi lascia libera di fantasticare.

Il rumore del mare all’interno di una piccola baia chiusa dalle tante luci arriva dentro di me, togliendo ogni parola al pensiero. Mi muovo in armonia e nello stesso identico momento divento parte di ogni cosa mi circonda: le onde discrete del mare che giungono la riva accarezzandola dolcemente, le affascinanti barche dei pescatori che brillano piene di storie da raccontare e ascoltare, i rumori in lontananza della gente in festa. Spontaneamente mi abbandono, raggiungo la congiunzione attraverso il legame più forte con la superiorità della Natura e mi lascio andare.

Il cielo questa sera è in debito con me…, di una stella cadente.

Fernanda – 14 Settembre 2008

E dimmi che non vuoi morirePatty Pravo

Vasco Rossi, Gaetano Curreri

Guarda…io sono da sola ormai.
Credi…non c’e’ più nessuna che
quando chiedi troppo e lo sai,
quando vuoi quello che non sei te
ricordati di me…forse non ci credi.


Sguardi…guarda sono qui per me
Non ti ricordi…eri come loro te.
Tutti quanti sono degli eroi
quando vogliono qualcosa…beh
la chiedono lo sai… a chi può sentirli…


La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me
bevi qualcosa, cosa volevi
vuoi far l’amore con me
la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te
portami al mare, fammi sognare
e dimmi che non vuoi morire…


Dimmi…sono solo guai per te.
Dimmi, ti sei ricordato che
hai una donna che se non ci sei
come fa a restare senza te.
Piangi insieme a me dimmi cosa cerchi.


La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me
bevi qualcosa, se non ti siedi
vuoi far l’amore con me
la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te
portami al mare, fammi sognare
e dimmi che non vuoi morire…la la la…………..


e dimmi che non vuoi morire..

Fernanda (7 luglio 2016)

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