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A partire dal 4 maggio è entrato in vigore il DPCM del 26 aprile 2020, che prevede le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due” per le due settimane successive all’entrata in vigore.

Tanti sono, tuttavia, i dubbi sull’interpretazione degli spostamenti consentiti.

Riguardo alla possibilità di recarsi al mare, si ritiene consentito andarvi (anche fuori dal Comune in cui si abita) per un nuotata o per una corsa sulla spiaggia, in quanto rientranti nelle attività “sportive” o “motorie” ammesse dal DPCM del 26 aprile.

Inoltre, nelle FAQ pubblicate sul sito del Governo, si precisa che sono cono consentite “Le attività di surf short board, surf longboard, sup wave, sup race, wakeboard e sci nautico svolte individualmente rientrano nell’attività motoria e sportiva prevista dal’art.1 lettera f), nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e del divieto di assembramento in occasione della preparazione, dell’esecuzione e della conclusione di tali attività, oltre che per l’accesso e l’uscita dai luoghi di svolgimento delle attività sportive.

Non si può, invece, fermarsi sulla spiaggia a prendere il sole.

In ogni caso, devono essere sempre rispettate le misure di sicurezza interpersonale di cui al citato DPCM ed è opportuno informarsi delle eventuali regole più restrittive – o di allentamento – adottate dalla singola Regione.

Erminia Acri-Avvocato

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