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Inizia, con questo articolo, una striscia informativa (Faq) a volte un po’ più approfondita, altre volte più “snella” che ha l’obiettivo di trasmettere, nella maniera più semplice possibile e usufruendo della bibliografia che la Scienza e il Diritto mettono a disposizione, risposte alle domande più frequenti a seguito della pandemia da Coronavirus. Curano questa rubrica, la dott.ssa Fernanda Annesi (Biologa CNR), l’avv. Erminia Acri e il dott. Giorgio Marchese (Medico Psicoterapeuta )

COVId 19: di cosa stiamo parlando?
“COVID-19” è l’acronimo (annunciato il giorno 11 febbraio 2020) della malattia provocata dal nuovo Coronavirus: “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease (malattia) e “19” indica l’anno in cui si è manifestata.

Cosa è un Coronavirus?
Partiamo da cosa sia un VIRUS: un organismo di piccolissime dimensioni variabili da 20 a 300 nanometri (milionesimi di millimetro), di molto inferiori a quelle dei batteri. È formato da una parte interna, chiamata in inglese core («nucleo»), costituita da materiale genetico (DNA o RNA) e da una struttura esterna costituita da proteine, detta capside; l’insieme di core e capside viene chiamato virione. Il nome virus (che, etimologicamente, significa “veleno”) è utilizzato per indicare tali forme viventi nelle fasi in cui sono biologicamente attivi, in particolare all’interno di una cellula infettata.

Al contrario dei batteri, capaci di riprodursi nell’ospite autonomamente, i virus possono moltiplicarsi solo all’interno di una cellula vivente di un batterio (e in questo caso sono detti batteriofagi), di un animale o di un vegetale.
I virus si riproducono inserendo la loro informazione genica (Dna o RNA) in quelle della cellula ospite che così viene ‘sfruttata’ per produrre le molecole virali. Queste poi vengono assemblate per formare nuove particelle virali complete.

“Un po’ come quando siete al ristorante, ordinate dal menu i piatti che vi aggradano, il cameriere li annota sul suo taccuino e porta la comanda in cucina, dove le pietanze vengono preparate. Voi siete il DNA, il cameriere è l’RNA messaggero (che stampa l’informazione del DNA) e il cuoco è il ribosoma (che trasforma i dati dell’RNA in proteine). (Roberto Burioni Virus, la grande sfida – RIZZOLI LIBRI)

Quanti tipi di virus esistono?
I virus sono classificati principalmente secondo la struttura del loro genoma e la modalità di replicazione. Quindi, ci sono virus a DNA e virus a RNA; ciascun tipo può essere a mono o doppio filamento di materiale genetico. I virus a RNA a singolo filamento sono ulteriormente suddivisi in RNA virus a polarità positiva e polarità negativa. Di solito, i virus a DNA si replicano nel nucleo della cellula ospite mentre i virus a RNA in genere si replicano nel citoplasma. Tuttavia, alcuni virus a RNA a singolo filamento a polarità positiva
(come, ad esempio, l’HIV) chiamati retrovirus, utilizzano un metodo diverso di replicazione, definita “trascrizione inversa”, che sfrutta il DNA della cellula ospite.

Siamo arrivati, finalmente, a parlare di CORONAVIRUS
Quella dei Coronavirus, è una grande famiglia di virus che possono causare malattie negli animali. Infettano anche gli esseri umani nel momento in cui si verifica un meccanismo chiamato “spillover” (o “salto di specie”)
Per quanto concerne la specie umana, diversi Coronavirus sono noti per causare infezioni respiratorie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) comparsa per la prima volta il 2012 e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) apparsa nel 2002. Il coronavirus scoperto più di recente è appunto quello con che crea la problematica infettiva che identificata con l’acronimo COVID-19.
Sono capsulati e presentano delle punte sulla loro superficie a forma di corona, da cui il loro nome. Il loro materiale genetico è rappresentato da RNA a singolo filamento. Come tutti i virus, invadono le cellule e utilizzano alcuni dei loro componenti per produrre molte copie di se stessi.

“Le sporgenze che sporgono dalla superficie, che non sono altro che un tipo di proteina, si legano ai recettori presenti sulle cellule ospiti che il virus è in grado di infettare. La differenza principale fra i virus che causano un comune raffreddore e quelli che sono responsabili di infezioni più gravi consiste nel fatto che i primi colonizzano le vie aeree superiori, naso e gola, i secondi possono raggiungere i polmoni e causare polmonite”. (I quaderni de Le Scienze marzo 2020)

Che cos’è un nuovo Coronavirus (nCov)?
È un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’essere umano. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (o 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.

Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato (dall’International Committee on Taxonomy of Viruses – ICTV) “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Secondo gli esperti, il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

Cosa è la COVID-19?
Come detto precedentemente, la malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease (malattia) e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).

Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?
No. il nuovo Coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019- nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.

Perché è comparso il nuovo coronavirus? (FONTE: ISS)
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.

“…Oggi gli italiani si affacciano dalle finestre sulle strade spettralmente vuote, mentre i cinesi guardano il cielo pensando al loro futuro molto incerto. E per la prima volta osservano l’aria pulita come non lo era da decenni, perché a causa delle misure titaniche prese per prevenire il diffondersi del contagio tutto quello che inquina è ora fermo, e non sappiamo quando ripartirà. L’unica cosa che purtroppo continua a muoversi, e per ora non si ferma, è il diffondersi di questo piccolo irriducibile nemico. Però, nell’incertezza del momento, sappiamo che prima o poi riusciremo a vincerlo, come abbiamo fatto per tutti i suoi antenati. Perché, forse non lo sapete, altri coronavirus hanno già fatto il salto nella specie umana anni fa. Uno si chiama NL63, e il suo spillover è datato tra il XIII e il XV secolo; un altro 299E, e ce lo siamo trovato tra i piedi tra il Settecento e l’Ottocento. Un terzo, OC43, ci ha attaccato intorno al 1890. Per vie traverse, anche loro dai pipistrelli sono arrivati all’uomo e sono diventati virus umani. Non li abbiamo annientati, ma abbiamo trovato il modo di conviverci senza troppi danni: sono diventati la causa di un banale raffreddore, anzi di circa il 10% dei banali raffreddori che ci colpiscono ogni inverno. Speriamo che anche questo nemico, che ora ci pare irriducibile mentre sconvolge le nostre giornate in un modo che non avremmo mai immaginato possibile, presto si spenga in qualche starnuto di stagione. Nel frattempo non abbiamo alternativa: dobbiamo fare appello al nostro coraggio, alla nostra lucidità e al nostro spirito di sacrificio per combatterlo con tutte le nostre forze. Dobbiamo fermare l’epidemia, costi quel che costi. Siamo noi contro il virus, e a vincere dobbiamo essere noi. Con l’aiuto della scienza, in passato disprezzata e ora adorata e chiamata come ultimo soccorso a difenderci da un invisibile contagio. Quella scienza imperfetta fatta di uomini deboli e fallaci che in questo terribile momento ci appare l’unico scudo in grado di proteggerci da un’inaspettata e angosciante minaccia”. (Roberto Burioni – Virus, la grande sfida RIZZOLI Ed.)

Bibliografia


• Enciclopedia Treccani
• I quaderni de Le Scienze marzo 2020
• Roberto Burioni – Virus, la grande sfida RIZZOLI Ed
• Domande e risposte sui coronavirus a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
• Faq COVID-19 Ministero della Salute

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