Un pacchetto contiene tante sigarette che sono tante UN, nel momento che una sigaretta esce dal pacchetto diventa LA sigaretta.
Il più grosso problema è: riuscire a mantenere la propria individualità pur ricordandosi di appartenere al pacchetto di sigarette, cioè uno dei tanti.
E tu, come ti senti di essere?
Se ti senti di essere uno dei tanti, pur mantenendo la tua dignità e la tua individualità e riconosci nell’altro un altro “UN”, a cui devi eguale rispetto come a te stesso, allora tutto va bene, sii d’esempio agli altri esseri umani che ti circondano, avrai contribuito ad avere una società migliore; ma se senti di esser “IL” e guardare gli altri come cose diverse da te – che non ti appartengono – allora, ti chiedo : “Sei mai andato alle Terme di Montecatini?“ Si, quelle delle acque, delle lente passeggiate nei giardini con i bicchieri d’acqua in mano, in attesa di correre al WC.
E se dopo, ti sentirai ancora “IL”, corri allora dal più vicino psicoterapeuta, ne hai proprio bisogno, ti aiuterà a scendere in terra; lassù, di Padre Eterno ne basta uno solo.Giovanni Russo
Commento e Riflessioni…eppure…
“ma quali sono i vantaggi di esser UN? Di essere anonimo?” mi sono chiesto quando iniziavo a leggere questi concetti; oggi ho scoperto che i termini della questione erano e sono ALTRO: riuscire a mantenere la propria indipendenza pur vivendo insieme agli altri componenti la società.
Posso solo dire che non è semplice, e che io ancora non so bene come ci si riesca, ma so che ce la si fa: conosco alcune Persone che mi hanno dimostrato che ce l’hanno fatta ed altre che, da come posso osservare, ci sono vicine…sono tutte, secondo me, persone speciali.
Francesco Chiaia (27 ottobre 2003)