Posted on

Non c’è dubbio che le novelle di Harry Potter, dell’autrice K. Rowling, sono state tra le più grandi di successo nella storia della letteratura e nell’industria cinematografica. Da giugno 1997 a giugno 2011 la serie di libri, tradotta in 67 lingue, ha venduto 450 milioni di copie nel mondo ed è la più venduta al mondo. Queste novelle racchiudono molti generi letterari, dal fantasy al thriller, il romanzo, l’avventura, il mistero. La complessità e la ricchezza di questi scritti cattura entrambi il pubblico adulto e giovane e hanno il potenziale di raggiungere un impatto sociale positivo, in termini di miglioramento educazionale, capacità di lettura, apprendimento della letteratura. La rilevanza dei romanzi risiede nei temi che affronta, quali l’importanza sociale, culturale e psicologica, le disuguaglianze sociali, il pregiudizio, la transizione verso la maturità, la struttura sociale dove esiste un conflitto fra i gruppi.

Visto il notevole successo di Harry Potter in tutto il mondo e l’importanza dei temi affrontati, in uno studio pubblicato su Journal of Applied Social PsychologyThe greatest magic of Harry Potter: Reducing prejudice, Loris Vezzali et al 2014, è stata condotta una ricerca per testare se questi romanzi potessero essere usati per migliorare atteggiamenti negativi verso alcuni gruppi (omosessuali, immigrati, etc).

34 bambini di scuole elementari sono stati inizialmente sottoposti ad un questionario per raccogliere informazioni circa il loro atteggiamento verso gli immigrati, poi sono stati divisi in piccoli gruppi che incontravano i ricercatori una volta alla settimana e dove venivano letti dei passaggi selezionati dalle novelle di Harry Potter. Per esempio, ad un gruppo veniva letto un passaggio de La camera dei segreti dove Draco Malfoy insultava Hermione, amica di Harry, chiamandola sporca mezzosangue e nella stessa sessione leggevano la reazione di Hermione che si sentiva umiliata nonostante fosse il migliore talento della scuola e le reazioni dei suoi amici. Un altro gruppo leggeva passaggi non relazionati al pregiudizio, per esempio dove Harry comprava la sua prima bacchetta magica.

Dopo l’ultima sessione, trascorsa una settimana, ai bambini veniva riproposto il questionario e rilevato che l’atteggiamento di coloro i quali avevano letto brani sul pregiudizio erano notevolmente migliorati, invece il gruppo di controllo non mostrava alcuna differenza comportamentale.

Il ruolo degli educatori, insegnanti, genitori, familiari, è particolarmente importante per i giovani. Essi “tracciano” la strada, trasmettono valori, accompagnano nei vari passaggi. In relazione a ciò, le implicazioni pratiche di questo lavoro sono notevoli. L’incentivazione alla lettura di questi brani potrebbe essere di grande aiuto nell’insegnare la tolleranza, il riconoscimento di quello che non appartiene come gruppo e potenziare il valore dell’empatia.

Ferdinanda Annesi – Biologa C.N.R.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *