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Fra capo e collo…


All’interno della coppia, esiste una gerarchia di potere? In parole povere, chi comanda fra l’uomo e la donna?

 

Le donne ricordano solo gli uomini che le hanno fatte ridere. Gli uomini, invece, le donne che li hanno fatti piangere (Anonimo).

La risposta al quesito coinvolge non solo la coppia ma, in sostanza, (su scala più ampia) qualsiasi contesto interpersonale.

In futuro, in una Società non condizionata da troppe paure, in cui ognuno si renderà conto di poter essere artefice del proprio destino nel migliore dei modi, le posizioni di tutti saranno improntate alla realizzazione di un’equidistanza democratica e paritaria.

Attualmente, quando due o più persone si incontrano e cominciano ad interagire, prima o poi, si stabiliranno delle gerarchie che porteranno ad individuare un leader.

Quali sono i suoi compiti?

Fra gli altri, coordinare le modalità più opportune per raggiungere ciò che si deve fare, costituire un modello di comportamento, porsi come arbitro e mediatore quando sorgono conflitti interni, assumersi eventuali responsabilità per gli errori commessi dai componenti del gruppo per diventare, a volte, il capro espiatorio.

“La donna pensa come ama, l’uomo ama come pensa” (Paolo Mantegazza).

Però, quante volte, una simile “ingombrante” figura è in grado di essere autorevolmente accettata a lungo? Chi segue a ruota, cerca il suo momento per emanciparsi e divenire, a sua volta, parametro di riferimento. Tutto questo accade in ogni manifestazione socialmente delineata, dal contesto lavorativo alla famiglia, in maniera inversamente proporzionale all’aumento delle responsabilità e a pericoli di varia natura.

E quindi?

Probabilmente, le cose vanno come sostenevano gli antichi saggi cinesi:

“L’uomo è il capo della famiglia, ma la donna è il collo. E muove il capo dove vuole”.

 

G. M. – Medico Psicoterapeuta, Counselor