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Visto che trascorriamo sei anni della nostra vita, in condizione “onirica”!


Il sogno è la terza attività della mente diversa dal ragionare coscientemente o dormire un sonno profondo.

A che cosa serve sognare? A questa domanda, per il momento, gli scienziati rispondono formulando ipotesi. Secondo il neurobiologo Michel Jouvet, per esempio, sognare servirebbe al cervello per fare il rodaggio ad alcuni istinti prima di usarli nella vita reale. Secondo altri, i sogni della fase “Rem” (caratterizzata dal movimento rapido degli occhi sotto le palpebre) sarebbero il residuo del passato evolutivo da sonno frammentario (quello di molti animali predatori, che ha lo scopo di accorgersi del sopraggiungere di predatori) a uno più continuo, seppure leggero. Altri studiosi ritengono invece, che mentre si sogna, il cervello faccia “manutenzione”, elimini cioè le informazioni inutili della memoria e registri invece quelle più necessarie, apprese da poco. Sognare è comunque necessario. Si è infatti dimostrato con alcuni esperimenti in cui si impediva di sognare, svegliando nella fase Rem i volontari, che quest’ultimi quando potevano finalmente dormire, sognavano il triplo come se il cervello dovesse “recuperare” i sogni perduti.