“In silenzio arriva la sera”. Dalla Casa Circondariale di Cosenza, nuove “lettere dal fronte”.
Cari lettori de La Strad@, sono Rosario Guastalegname, detenuto della C.C. di Cosenza. Già le ho inviato qualcosa che ho scritto, in precedenza. Ora le invio tre poesie che ho scritto in questo periodo, nonostante l’impegno per le prove della recita che faremo prossimamente. Sicuro della sua cortese accoglienza, confermandole la mia collaborazione, le porgo i miei cordiali saluti.
Rosario Guastalegname (Cosenza, lì 09.01.2003)
La sera
In silenzio arriva la sera,
dolce compagna io la aspetto,
sperando.
Lentamente il mondo pervade,
inseguendo la luce fuggente.
Bella la sera,
anche se son qui da solo;
perché la bellezza rammenta,
la purezza che i tuoi occhi distingue.
Si, noi siamo distanti, sempre amanti,
io continuo, col cuore, a parlarti.
E pensandoti, continuo a parlarti,
pur lontani, con la luna,
che in cielo risplende.
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La foto
Da mattina a sera
io e la tua foto
compagnia ci teniamo.
Quando la nostalgia mi invade,
carezzo il tuo viso,
il tuo splendido sorriso
e tutto vola via.
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Riflessione
Amo, del mondo,
la ragazza più bella.
Ha uno sguardo dolcemente profondo.
Sapete perché mai
La potrò dimenticare?
Perché, di lei, senza
mai potrei più vivere o stare.