Posted on

Quanta storia ha solcato questa conca di acqua, culla delle più antiche civiltà; lungo le sue coste sono nate, leggende, miti, popoli i più diversi, religioni, pirati e navigatori, esploratori e scienziati: insomma, un coacervo di razze che, tuttavia, ancora oggi, non riescono a trovare un’unità culturale, se non religiosa, che possa determinare una comunione d’interessi che non siano gli egoismi economici, causa prima della tragedia che affligge, oggi, masse disperate di popoli ai quali è ancora negata la dignità umana. In un articolo dello scorso anno, quando ancora nulla faceva presagire il sordo rancore che oggi corre dal Marocco agli Emirati Arabi, ricordai, ai pochi lettori che hanno la bontà di leggermi, che la Società italiana era pervasa da un senso di pessimismo politico che poteva sfociare in proteste più o meno accese da parte di cittadini, stanchi di una classe politica che si è costruita privilegi satrapeschi e che pesa, enormemente, sulla ricchezza sociale prodotta dal lavoro, allo stesso modo, come la pulce, sul vello di un cane. Ho sbagliato luoghi e popoli; invece di gridare, in malo modo, lo scandalo della corruzione dilagante nella nostra nazione, oggi rimaniamo ammirati dalla determinazione dei popoli della “quarta sponda” che, incuranti della strage ordinata dai loro tiranni, si stanno conquistando la libertà e la democrazia… PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.




Un medesimo desiderio di rinascita è alieno alle nostre coscienze ! E lo sarà finchè non ci libereremo dei miti politici che ci circondano e che il grande filosofo inglese Francis Bacon individuò nei quattro ” idoli “, principali fonti di errori e di ignoranza: IDOLA TRIBUS, quando si anticipano giudizi non supportati dalla legge naturale; IDOLA SPECUS, quando, dominati dalle passioni ( specialmente quella politica)deformiamo la verità, secondo i nostri particolari interessi ( a tal proposito, si legga Platone e Guicciardini); IDOLA FORI, quando veniamo connotati da linguaggi assurdi e, spesso, incomprensibili ( come il “politichese” ed il” sindacalese “); ed infine, gli IDOLA THEATRI, determinati dall’influenza politico-sociale di personaggi autoritari e di prestigio, come Marchionne, Umberto Eco, Berlusconi ……et similia , i cui giudizi fanno presa sulle coscienze. Ho, volutamente, evitato di citare i Bersani, i Casini ( absit iniuria verbis …), Rosy Bindi, Fini, Floris, Santoro, il cui linguaggio è una sequela di oltraggi piu’ o meno velati, di colorite espressioni idiomatiche, ma che mancano di ogni analisi culturale della realtà, e che si distinguono solo per la partigianeria che li connota. Viene il dubbio che, questa, sia una tattica per distrarci dal dramma quotidiano della sopravvivenza economica. Persino la RAI è impegnata in questa opera di distrazione collettiva; infatti, alla prova del cuoco si alterna Ti lascio una canzone , mentre tre milioni di Italiani soffrono letteralmente la fame; indi, fanno seguito lo scialbo e insulso intrattenimento serale l’Eredità , la vacuità de’ I soliti ignoti o i Pacchi Vostri la conduzione dei quali è affidata a…..raccomandati di ferro; da poco è iniziato quell’altro polpettone stantio di Ballando con le stelle e, condimento in salsa andata a male… le canzonette: e sì che paghiamo un salatissimo canone col quale si sovvenzionano quei programmi spazzatura, quali l’isola dei famosi ( programma che fa il paio con il grande fratello) dove la promiscuità sessuale sconvolge ogni principio morale e crea nuovi” Idoli ” del materialismo sfrenato. A quando una serata alla Scala ? A quando, una serata ai teatri greci di Agrigento e Taormina ? A quando, una visita guidata in uno dei grandi Musei nostrani ed europei? Un grazie, comunque, a Piero Angela e figlio, a Geo & Geo, a Bevilacqua, e Alle falde del Kilimangiaro: tutto il resto è noia !



Giuseppe Chiaia – Preside. (marzo 2011)