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“Avrei un quesito da porre: da circa un anno, nel palazzo dove abito, uno dei proprietari ha modificato arbitrariamente la canna fumaria condominiale, senza nulla chiedere agli altri. Pur avendo in assemblea condominale parlato più volte di questo abuso, non si è mai stabilito cosa fare per risolvere il problema. Cosa posso fare io da solo? Grazie per l’eventuale risposta. L.B.”




L’amministratore, tra le altre incombenze, ha anche l’obbligo di vigilare e agire nei confronti dei terzi e degli stessi condomini contro turbative, spogli o pretese sulle parti comuni.

In questi casi, i condòmini possono chiedere all’amministratore di intervenire, inizialmente con un richiamo diretto ad ottenere l’eliminazione delle opere abusive, poi con azione giudiziaria tendente a ripristinare le parti comuni interessate dall’intervento illegittimo.

Se il condominio dovesse decidere di tollerare la situazione, anche il singolo condomino può agire individualmente a tutela del bene comune instaurando un giudizio per l’eliminazione di opere abusive compiute da alcuni condomini, e non e’ necessaria l’integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti gli altri comproprietari, dovendo i singoli convenuti rispondere autonomamente dell’addebitato abuso, come affermato più volte dalla Corte di Cassazione (sentenze nn.19392/2009, 10219/2002, 8546/1998).

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