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Sistema immunitario cerebrale e controllo sul comportamento.


 

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Nella rivista Cell, il lavoro (Shau-Kwaun Chen, Petr Tvrdik, Erik Peden, Scott Cho, Sen Wu, Gerald Spangrude, Mario R. Capecchi. Hematopoietic Origin of Pathological Grooming in Hoxb8 Mutant Mice. Cell, Volume 141, Issue 5, 775-785, 28 May 2010) condotto da un italiano, premio Nobel per la medicina, Mario Capecchi, in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell’università dello Utah, dimostra e spiega le relazioni esistenti fra sistema immunitario e un disturbo psichiatrico, che vede coinvolte le cellule della microglia.

Il modello sperimentale era costituito da topi portatori di una mutazione nel gene Hoxb8, che mostravano un comportamento compulsivo che li induceva a pulirsi in maniera ossessiva, fino alla perdita del pelo e alla formazione di lesioni. Questo comportamento è simile a quello che avviene in alcune persone, che prende il nome di tricotillomania. Il trapianto di midollo osseo wild-type (normale) nei topi mutanti Hoxb8 restituiva il fenotipo normale. Il gene mutante Hoxb8 è stato trovato nelle cellule della microglia che rappresentano, anche ma non solo, il sistema immunitario che protegge il cervello.

Il dato interessante riguarda quindi il ruolo delle cellule della microglia, nomalmente preposte ai meccanismi di difesa del cervello, sul controllo del comportamento.

Disfunzioni immunologiche sono state descritte e ampiamente associate a molti disturbi psichiatrici, includenti la depressione maggiore, il disordine bipolare, l’autismo, la schizofrenia. A questo va aggiunto che risultati di studi di genome -wide, ossia sull’intero genoma, suggeriscono che alcuni geni il cui non corretto funzionamento è implicato nelle disfunzioni del sistema immunitario, contribuiscono ad incrementare la suscettibilità a questi disturbi.

Il topo mutante Hoxb8, rappresenta un eccellente modello sperimentale di disturbo ossessivo-compulsivo, punto ottimale di partenza per la comprensione dei meccanismi che legano gli effetti del sistema immunitario sui comportamenti, definiti attraverso il ruolo della microglia. Promettenti le implicazioni terapeutiche che prevedono la possibilità di utilizzare farmaci normalmente attivi sul sistema immunitario in persone affette da questo tipo di disturbi.

 


Ferdinanda Annesi – Biologa C.N.R.