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Un veloce ripasso dei consigli da seguire per evitare brutte sorprese ed eventuali truffe…


 

E’ tempo di saldi e mai come in questi periodi, i negozi sono presi d’assalto per poter acquistare ciò che, ormai, per molti risulta proibitivo.

Ma proprio perché la domanda è alta, bisogna verificare se l’offerta è valida o se, approfittando della voglia e necessità di acquistare, alcuni commercianti, privi di scrupoli, siano poco disposti ad osservare ciò che il Codice del Consumo stabilisce a garanzia dei consumatori in occasione dei saldi. Ecco, pertanto un decalogo delle principali regole da sapere per tutelarsi:

  1. conservare sempre lo scontrino. Il negoziante, in periodo di saldi, è obbligato a sostituire e/o riparare solo l’articolo difettoso, nel caso in cui ciò risulti impossibile, può ridurre o restituire il prezzo pagato. Il consumatore in base al D.lgs. n°24 del 2002 deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”;
  2. le vendite devono essere realmente di fine stagione. La merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo, e non fondi di magazzino;
  3. diffidare degli sconti superiori al 50%. Questi ultimi nascondono spesso merce non proprio nuova, o prezzi vecchi, falsi. Una percentuale di sconto superiore al 50% comporterebbe, per il venditore, una percentuale troppo bassa di guadagno.
  4. osservare negozi e vetrine. Perché si tratti di saldi conformi alla legge, è necessario che sulla merce sia esposto il cartellino con l’indicazione del vecchio prezzo, di quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (d.l.g. n. 114/1998);
  5. prova dei capi. Non è obbligatoria ma rimessa alla discrezionalità del negoziante;
  6. pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito e/o bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento senza oneri aggiuntivi. Se il commerciante si rifiuta, il consumatore può informare la banca o la società che emesso la carta di credito, la quale, dopo opportuni accertamenti, può anche revocare la convenzione.
  7. Non confondere le c.d. “liquidazioni fino all’esaurimento della merce” con i saldi. Si tratta, infatti, spesso di prodotti degli anni precedenti rimasti invenduti.
  8. Scegliere, possibilmente, punti vendita di qualità, considerando più offerte. Meglio perdere ciò che a prima vista sembra un’occasione e poi, invece, si rivela una truffa.
  9. Verificare il prodotto che si acquista. E’ bene controllare che il prodotto sia uguale o simile a quello esposto in vetrina.
  10. Controllare le etichette e le taglie, nonché, nel caso di calzature, i numeri di entrambe le scarpe.

 

I saldi, soprattutto in questo perdurante periodo di crisi economica, rappresentano per molti, l’unica occasione per acquistare ciò che è necessario ad una vita decorosa.

Come accennato, anzi scritto nello scorso articolo, l’essere umano ha la necessità per raggiungere e mantenere l’omeostasi, cioè una condizione di benessere ed equilibrio, di soddisfare continuamente dei bisogni. Alcuni di carattere fondamentale per l’esistenza stessa della vita ed altri di tipo necessario affinché ciò che, per l’appunto, chiamiamo vita sia degna di tale nome.

Spesso, nella sua confusione di vivere, l’essere umano confonde i bisogni, cioè ciò che è necessario per non andare in sofferenza, sia dal punto di vista fisico che psicologico, con i desideri che vengono inseguiti dai più, con la convinzione che, senza la loro realizzazione, non si possa essere felici o, addirittura, non si possa accettati all’interno della società.

Una Mercedes o una BMW al posto di una Fiat Punto, un villa invece di un appartamento possono, spesso, diventare all’interno del nostro mondo, nel dialogo con noi stessi, un ostacolo apparentemente insormontabile o comunque vissuto come tale.

Durante il periodo dei saldi, dunque, consideriamo effettivamente ciò di cui abbiamo bisogno, rientrando in questa possibilità anche un’attenzione verso noi stessi, senza esagerare… per mostrarci quando ci vogliamo bene.

Maria Cipparrone

(avvocato e counselor)

 

 

 

 

 


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