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Dal “dimmiquando” alla condanna delle banche, dalla chiarezza delle bollette gas ed elettricità ai costi del digitale terrestre.


 

Poste Italiane ha ideato un nuovo servizio “Dimmiquando” ideale per tutti coloro che stanno spesso fuori casa e per gli studi professionali, che permetterà di ricevere le raccomandate e le assicurate solo nei giorni richiesti. Il servizio può essere attivato per 3, 6 o 12 mesi. Per conoscere i costi del servizio e farne richiesta basta recarsi presso un qualsiasi ufficio postale o collegarsi al sito di Poste Italiane.

Il Tribunale di Padova, con ben 14 sentenze – si trattava all’inizio di un’unica causa relativa ad acquisti di titoli argentini effettuati da 14 parti (singoli o coppie) promossa nei confronti della stessa banca, poi divisa in altrettanti giudizi – ha annullato i contratti stipulati da una banca in violazione dell’articolo 30 del Testo unico finanziario e condannato l’istituto di credito a rimborsare l’investimento, oltre agli interessi legali e alle spese di causa. In tutte le sentenze Il Tribunale ha ravvisato la violazione dell’articolo 30 del Tuf, perche’, sebbene i contratti fossero stati stipulati presso l’abitazione dei risparmiatori, ossia in un luogo diverso dalla sede legale della banca o di una sua dipendenza o filiale, ai risparmiatori non era stato comunicato per iscritto che avevano un termine di sette giorni per recedere dal contratto e liberarsi dagli impegni assunti.

L’Autorità garante per l’energia ha stilato un documento contenente delle proposte con l’obiettivo di semplificare il confronto tra le offerte dei diversi operatori nel libero mercato dell’energia, e rendere così più chiare e semplici la lettura delle bollette di gas ed energia elettrica. Il documento contenente diverse innovazioni (semplificazione e affinamento dei quadri riassuntivi dei consumi e dei quadri di dettaglio, armonizzazione nella struttura e nei contenuti fra le bollette dell’energia elettrica a del gas), sarà sottoposto all’attenzione di operatori del settore e consumatori. In particolar modo, hanno spiegato i portavoce dell’Autorità per l’energia, la crescente diffusione di offerte congiunte (energia elettrica e gas) rende necessario uniformare e omogenizzare i contenuti dei documenti di fatturazione relativi per la fornitura dei due servizi, affinché si garantisca livelli equivalenti di trasparenza e leggibilità per rafforzare la garanzia di scelte informate e consapevoli per i consumatori nel libero mercato dell’energia.

Il 16 giugno gli abitanti del Lazio sono passati dalla vecchia Tv analogica al digitale terrestre. Tale passaggio forzato, (entro il 2012 per legge tutte le regioni italiane dovranno passare alla tv digitale) comporterà, secondo quanto segnalato dalle associazioni dei consumatori, costi e disagi non indifferenti. Innanzitutto l’acquisto di un decoder il cui costo varia in base al modello scelto: il modello base “Zapper” costo ª 30,00 ideato per la ricezione solo dei canali gratuiti o il decoder interattivo, chiamato “Mhp” che serve per ricevere i programmi a pagamento, il cui prezzo è di gran lunga superiore. A questi vanno aggiunte le spese relative all’installazione e all’antennista qualora si verificassero casi di mancata ricezione del segnale. Poche le incentivazioni per l’acquisto dei decoder, previste agevolazioni solo per gli over 65 con un reddito non superiore ai 10 mila euro l’anno e solo per l’acquisto di decoder interattivi.

 

Maria Cipparrone