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La nostra capacità di imparare nuovi movimenti è influenzata da quelli imparati in precedenza.


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Cambiare i movimenti che ci sono consueti non è facile: lo sa bene chiunque abbia provato a modificare un’abitudine Ma perché è così difficile imparare nuovi movimenti?


Un gruppo di neurologi della Columbia University di New York e della Johns Hopkins University di Baltimora ha ideato un esperimento ( pubblicato, nel 2008 su “Plos Biology”),che prende spunto da gesti semplici, come quelli con cui muoviamo il mouse del computer, per spiegare come la nostra capacità di imparare nuovi movimenti sia influenzata da quelli appresi in precedenza. I ricercatori hanno modificato il mouse in modo che un solo movimento bastasse a spostare il cursore non solo in alto o in basso, ma anche verso destra o sinistra, chiedendo poi ai partecipanti all’esperimento di muoverlo in senso orario o antiorario.

In certi casi si doveva usare solo mano e polso; in altri, il soggetto doveva muovere anche il braccio. I soggetti del secondo gruppo, si sono trovati meno in difficoltà di quelli del primo gruppo. “Dato che molti movimenti del braccio riguardano anche la mano, l’apprendimento realizzato con il braccio si estende anche a questa” spiega il responsabile della ricerca, John Krakauer.

Successivi test mostrano anche che imparare due movimenti diversi – per esempio una rotazione oraria e una antioraria – con due parti del corpo diverse non crea confusione.

Se però si apprende il primo movimento con il polso, e il secondo prima con il braccio e poi col polso, l’esperienza acquisita non si trasferisce: “Usare parti del corpo diverse – spiega Krakauer – è sufficiente a tenere separate le diverse regole”.

 

Fonte “Le Scienze”

G.M.