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Dalla riforma della class action ai modelli per il bonus sociale ed all’albero di Natale tossico.


 

Il 1 gennaio del 2009 andrà in vigore il nuovo articolo di riforma della class action, un tema importante per tutti i cittadini, visto che la nuova legge, idealmente avrebbe dovuto rendere più agevole la difesa dei diritti di quanti si trovano a fronteggiare quotidianamente con le scorrettezze delle grandi aziende, ma che in realtà sembra tutelare proprio queste ultime dal rischio di risarcire i consumatori in caso di danni seriali.

La nuova legge modifica l’attuale articolo 140- bis del Codice del consumo che delegittima l’intervento e l’autorità delle diverse Associazioni dei consumatori,che non sono state nemmeno consultate e le quali indignate stanno diffondendo il nuovo testo, su cui il Governo ha mostrato una certa riservatezza perché è evidente lo zampino di Confindustria”.

Nel nuovo testo scompare ogni ruolo delle associazioni dei consumatori che non potranno attivare la procedura per i danni collettivi, la tutela collettiva sarebbe così rimessa all’azione del singolo danneggiato, favorendo la “lobby” dell’avvocatura. Il singolo danneggiato, certamente demotivato dai costi, dalle difficoltà tecniche e dai rischi legati ad una iniziativa legale nei confronti di una grande azienda, quasi sicuramente rinuncerà ad intervenire e la stessa continuerà ad adottare la propria politica scorretta.

Altro aspetto da considerare, è che la competenza territoriale del danno al consumatore andrebbe vagliata dai tribunali del capoluogo di Regione, evidentemente più controllabili, e l’onere della pubblicità per rendere noto il fatto sarebbe a carico di chi avvia l’azione.

In una situazione di tal sorta è chiaro, che l’azione può andare a vantaggio solo delle grandi aziende, impedendo una pluralità di azioni per uno stesso fatto e rendendo impossibili cause “collettive” per i principali illeciti di massa.

 

 

Approvati dal direttore dell’ Agenzia delle Entrate i modelli per la richiesta del bonus sociale a favore delle famiglie a basso reddito. Trattasi di un bonus straordinario introdotto dal decreto legge n. 185/2008, erogabile una sola volta ed il cui ammontare oscilla dalle 200 ad un massimo di 1.000 euro (in base al reddito della famiglia e al numero dei componenti della stessa).

Il reddito complessivo annuale da non varcare per beneficiare del bonus è di 35 mila euro. I tempi ed i modi per la presentazione delle domande varia a seconda dell’anno d’imposta preso come riferimento per la verifica dei requisiti che danno diritto all’ agevolazione.

Per coloro i quali scelgono come anno di riferimento il 2007 devono presentare la richiesta al datore di lavoro o all’ente pensionistico entro il 31 gennaio 2009, utilizzando il modulo predisposto per la richiesta del bonus al sostituto d’imposta e agli enti pensionistici,(inviabile anche online)che erogheranno le somme rispettivamente nei mesi di febbraio e marzo. Coloro i quali sceglieranno il 2008 per il calcolo del bonus, dovranno presentare la domanda al datore di lavoro o all’ente pensionistico entro il 31 marzo del 2009, in questo caso le somme verranno erogate nei mesi di aprile e maggio. Avranno possibilità di presentare domanda per il bonus all’Agenzia delle Entrate entro la fine di giugno 2009, i cittadini esenti dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

I cittadini interessati potranno avere tutte le informazioni visitando il sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it

 

Con l’arrivo delle feste, si ripete il tradizionale appuntamento con l’acquisto dell’albero di Natale.

I costi sono diversi a seconda sia sintetico o naturale, importato (prevalentemente dall’Est Europa, come Ungheria e Romania) o italiano.

Per ogni acquisto è bene fare attenzione, soprattutto quando si sceglie un albero sintetico come quelli provenienti dalla Cina perché possono risultare pericolosi per la salute. E’ quanto dichiarato dalla Coldiretti relativamente all’operazione condotta dai Nas a Novara, che ha sequestrato 12 mila piante sintetiche tossiche prodotte in Cina.

Maria Cipparrone