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Perché…


Pensieri degli anni difficili – 55

Grazie…

Perché mi dai il buongiorno e la buonanotte, perché riapro gli occhi ancora una volta, perché mi ascolti e cerchi di capire. Dolcemente fai uscire e non reprimi la mia rabbia, comprendi la mia ansia, mi tieni allegra e sei sempre con me.

Ho nostalgia del mio quaderno!

Questa mattina piena di sole e di aria di finalmente inverno i miei pensieri mi spingono, hanno bisogno di uscire fuori e di respirare. Un’altra dimensione, un altro momento che si aggiunge al dipinto che in ognuno di noi colora il nostro vivere.

Grazie…

Per come ti presenti, così senza schemi e senza barriere, per come veramente sei senza voler mostrare dell’altro. Che potrebbe non esserci. Per tutti i “se” e per tutti i “ma” che descrivono le persone come umane. Perché guardi da lontano e ti sembra molto bello. E forse hai ragione tu, non vale la pena ridipingerlo…

Sfoglio le mie pagine!

Lo riapro e mi accorgo che è passato un po’ di tempo. È piccolo e tutto blu. Lo scelgo sempre con attenzione, non ne compro mai uno a caso, uno che non mi piace, perché per un po’ starà con me, parlerà di me, saprà tanto di me. Forse come mai nessuno.

Grazie…

Perché vuoi ma non pretendi, chiedi e sai aspettare. Perché desideri e ti piace desiderare. Mi piace fantasticare sulle mani che si tengono, perché sento così, lasciando che il mio sguardo raggiunga i tuoi pensieri più belli, e nel suo percorso incrocia il tuo che è in viaggio verso i miei.

Rimane lì ad aspettare nel cassetto delle cose che ho da dire e da raccontare. È nella mia borsa, fra i miei libri, accanto a me in macchina. In tutte le ore delle mie giornate, sempre pronto ad aspettarmi e ad accogliermi. Qualsiasi cosa, uno sfogo nella rabbia, un momento di magia.

Grazie…

Perché è bello perdersi fra le parole, le carezze e senza pensare. E perché no? Anche negli sguardi e nei silenzi. C’è la tenerezza, non esiste l’imbarazzo, anche quando i luoghi non ti lasciano andare, quando è difficile tenersi fra le braccia e un po’ il dispiacere ti prende. Anche quando il desiderio rimane quello di sentirsi liberi di muoversi senza costrizioni né impedimenti…

Quando…è come se si fosse spenta la luce.

Sento da lontano e in sottofondo le note dolci e melodiose di un vecchio pezzo anni ’80. La voce è però di una donna…

Fernanda