Posted on

E’ meglio un “abito su misura” o uno “Pret a porter” ?


 

Psicologia in pillole

 

Dal momento che, con il termine “impegno”, intendiamo il lavoro da fare per costruire qualcosa di concreto, possiamo affermare che è necessario impegnarsi per creare il bisogno di frequentare in maniera continuativa ed “esclusiva” un partner con il piacevole desiderio (che, secondo leggi di Natura è, in realtà, un bisogno) di costruire “qualcosa di più” di una semplice frequentazione anche se intima. Perché accada una cosa del genere, bisogna aver fatto un certo numero di esperienze meno “impegnative” anche se gratificanti e basate sul rispetto reciproco, sulla correttezza e sulla maturità personale; in questo modo si arriverà a capire qual è il limite di un rapporto di stretta ed intima amicizia “senza nulla a pretendere”, rispetto alla possibilità di una donna (o un uomo) che si dedichino a noi e ci accolgono con piacere anche senza “farci annunciare”.

In una coppia “pret a porter” sono importanti fattori specifici sui quali si fonda la frequentazione che, comunque, difficilmente sarà continuativa e ancor più difficilmente prevederà il concetto di solidarietà reciproca. Questi elementi potranno riguardare, di volta in volta, un dialogo più o meno costruttivo, sentimenti di amicizia, passione più o meno intensa. D’altronde, non essendoci obblighi, ci si incontra solo alle migliori condizioni di entrambi e solo quando, entrambi, ne hanno voglia.

In una coppia che tende alla costruzione di un rapporto di maggiore stabilità, invece, prevalgono aspetti più profondi che, a certe condizioni (maturità e validità di entrambi i partner) sono prodromici di un “piacere globale”, in una “casa comune”, con progetti di vita insieme a lungo termine. Dal momento che si punta a conoscersi a fondo, uscendo dall’egocentrismo personale ed aprendosi alle esigenze dell’altro, un simile rapporto può essere paragonato ad un abito su misura, costruito pian piano… in maniera unica e irripetibile.


G. M. – Medico Psicoterapeuta