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Truffe sempre in agguato.


 

Sempre più italiani acquistano beni e servizi, utilizzando come strumento di pagamento la carta di credito. Ebbene bisogna stare attenti, alle truffe, in quanto si moltiplicano gli strumenti in mano ai truffatori per capire i numeri delle carte di credito.

Infatti, oltre, al phishing, vale a dire email false che richiedono alla vittima di spedire i dati per falsi controlli, sono sempre più frequenti altri sistemi di truffa.

Tali sistemi sono :

Skimming : consiste nell’acquisizione illecita del numero della carta e del suo Pin durante l’utilizzo per acquisti di beni (non su Internet). Per ottenerli i truffatori strisciano la banda magnetica della carta su un piccolo apparecchio (lo skimmer, appunto) che immagazzina in memoria le informazioni; collegato poi ad un Pc copiano i dati su tessere di plastica: Poiché lo skimmer è diverso dal Pos utilizzato per il pagamento, il truffatore deve avere a disposizione la carta per alcuni istanti lontano dal titolare , per cui bisogna evitare di dare la carta in mano al cameriere per pagare il conto. Anche se, la recente sostituzione della banda magnetica con un chip dovrebbe risolvere il problema;

Trashing : si ottengono informazioni sulla carta recuperando le ricevute di pagamento o gli estratti conto nei rifiuti;

Sniffing : consiste nell’intercettare le coordinate di pagamento durante gli acquisti on line;

Vishing : è un nuovo tipo di truffa e consiste nell’utilizzo truffaldino dell’ormai diffuso servizio informativo via sms sull’utilizzo della carta; ogni volta che la carta viene utilizzata arriva al titolare un sms gratuito che lo informa dell’utilizzo e dell’ammontare. In questo caso, il truffatore non fa altro che inviare un sms finto su una spesa mai effettuata, che quindi mette in allerta il titolare. Questi, preoccupato che i suoi dati possano essere finiti in mano a terzi, chiama il telefono indicato nell’sms. Si tratta, però, di un call center finto che chiede al titolare di digitare per bloccare la carta, proprio il numero della tessera. Non fidatevi dunque, di numeri di telefono spediti via sms o dati per telefono da terze persone, ma tenete sempre a portata di mano i numeri di emergenza da chiamare per bloccare la carta (di solito sono numeri verdi).

Avvocato Maria Cipparrone


alla stesura dell’articolo ha collaborato l’Avv. Patrizia Volpintesta