Mai prima d’oggi mi era capitato di vedere che un Governo in carica fosse contestato (vorrei dire odiato ma il termine risulterebbe forse troppo forte anche se appropriato) così duramente dopo appena sei mesi dal suo insediamento. Il signor Prodi, a mio avviso, piuttosto che affannarsi a trovare giustificazioni a sostegno dell’operato alquanto scellerato dei “suoi” scienziati, forse dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere su questo inconfutabile dato di fatto. Risulta alquanto evidente, infatti, che un certo malcontento serpeggi in tutti gli ambienti del nostro Paese e che le continue trovate del Governo mirate (dicono loro) a sanare la finanza pubblica e ad invertire il senso di marcia del malandato “carrozzone” targato Italia, ossia dal basso verso l’alto (?), non soddisfino veramente nessuno. Credo che il malcontento generale stia assumendo toni molto preoccupanti che potrebbero degenerare se solo ci fossero gli uomini giusti al posto giusto: ma questa è un’altra storia. Ricordo ancora quando molti elettori del centro-destra, subito dopo il voto della scorsa tornata elettorale e a bassa voce, dichiaravano di aver cambiato bandiera appoggiando il signor Prodi come unica alternativa possibile per non votare il signor Berlusconi salvo giustificare poi questa scelta con affermazioni del tipo “abbiamo provato a cambiare le cose tanto più in basso di così non si potrà scendere!” Oggi, quegli stessi signori si stanno probabilmente rendendo conto di aver commesso un errore assai clamoroso che… PER CONTINUARE LA LETTURA. CLICCARE SUL TITOLO
diventerebbe ancor più clamoroso se solo pensassimo che tale presa di coscienza coinvolge anche tanti increduli elettori del centro-sinistra, molti dei quali, pur pensandolo, si limitano a non affermarlo pubblicamente. Del resto ciò che sta accadendo con l’approvazione della finanziaria è sotto gli occhi di tutti e poco mi tranquillizzano le esternazioni del signor Visco quando afferma che gli italiani (loro?) non sarebbero impazziti nel contestare così apertamente le decidende misure di risanamento adottate dal Governo Prodi, come pare avrebbe affermato il Ministro Bersani, ma che tali atteggiamenti di protesta, molto più semplicemente, scaturirebbero solo dalla paura di voler affrontare i problemi! Mi domando cosa può pensare l’elettore (ma non solo lui) di fronte ad una simile osservazione anche alla luce delle sacrosante quotidiane proteste contro le decisioni di un così scellerato Governo. Ma dove sarebbe la serietà di coloro che un giorno decidono di esentare l’automobilista dal pagamento del bollo per tre anni per poi rimangiarsi tutto e infliggere allo stesso un aumento impietoso? Come rimanere impassibili di fronte alle disgraziate misure previste contro liberi professionisti e imprenditori o ai mille cortei di protesta che da qualche tempo affollano le vie della Capitale e non solo? Però possiamo consolarci dal momento che nel campo della scuola e dell’università forse va anche peggio, infatti per i precari sarebbe a rischio il rinnovo dei contratti, per i ricercatori si profila un clamoroso taglio ai fondi per la ricerca pubblica mentre sono stati annunciati cospicui incrementi per quelli per la ricerca privata e industriale: ma non c’è da preoccuparsi, infatti è previsto un incremento delle tasse per gli studenti universitari al fine di ovviare ai tagli previsti dalla manovra! Io penso che ci sia qualcosa che proprio non va…voi cosa ne pensate?
Avvocato, Counselor – Presidente Assocultura Cosenza