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In una “fallocrazia” regna un “farraginoso” “familismo” . Buona lettura…


DIZIONARIO DELLE “PAROLE DIFFICILI”: dalla lettera E alla lettera F


680. Esoterismo: s. m. E’ l’insieme delle dottrine occulte presente, in varia natura, nella religione, nella cultura, nell’arte, nella medicina, nella chimica ecc.. Oppure tendenza a escludere chi non sia iniziato o non faccia parte della scuola dalla conoscenza di certe pratiche rituali o di certe verità.

681. Esotèrmico: agg. Detto di processo chimico che avviene con lo sviluppo di calore.

682. Esperire: v. trans. E’ utilizzato nel linguaggio giuridico e significa sperimentare, mettere in atto.

683. Espada: s. m. Nella corrida, colui che è incaricato di porre termine al combattimento uccidendo il toro con un colpo di spada dopo averlo aizzato con la muleta. Considerate le sue eccezionali qualità di coraggio, forza e destrezza che il ruolo richiede, l’espada è il beniamino delle folle spagnole.


684. Esperanto: s.m. Rappresenta il nome di una lingua artificiale alla quale è stata attribuita il carattere dell’universalità; è stata ideata da un medico di Varsavia nel 1887 allo scopo di eliminare le difficoltà e le barriere linguistiche che ancora oggi impediscono di intendersi a popoli che parlano lingue diverse. La sua principale caratteristica è la grande semplicità del lessico (numero limitato di radici tolte soprattutto dalle lingue neolatine), della morfologia (sistema di suffissi da applicarsi alle radici) e della pronunzia (ad ogni lettera corrisponde un suono e viceversa).

685. Espèridi: s. f. pl. È il nome di una famiglia di insetti lepidotteri, di proporzioni generalmente piccole, caratteristici per i riflessi rossastri delle loro ali. Sono diffusi, in numerosissime specie, in varie zone/regioni equatoriali e tropicali.

686. Esperidio: s. m. È un frutto indeiscente, tipico degli agrumi, con la parte interna molto succosa e divisa in spicchi all’interno dei quali si trovano i semi.

687. Èspero: m. Possiede diversi significati 1) nome del pianeta Venere, la stella vespertina quando appare subito dopo il tramonto; 2) vento di Ponente; 3) lett. L’Occidente.

688. Espianto: m. Indica il trasporto di tessuti viventi in ambiente non vivo o per un successivo trapianto in un ambiente vivo; si opera a scopo di studio per osservare in vitro la crescita dei diversi tessuti. È anche utilizzato, in biologia, per indicare la denominazione del frammento di organo espiantato o da trapiantare.

689. Espletivo: agg. Riempitivo, pleonastico; particelle espletive, usate con valore eufonico o per sottolineare con maggiore vigore quanto si afferma.



690. Esponente: m. part. pres. del verbo esporre, s. m. 1) E’ proprio chi espone argomenti o ragioni, in un’istanza; 2) chi fa parte di un partito, di un movimento culturale e simili, 3) in quanto vi occupa una posizione di rilievo o di responsabilità; 4) ciascuna delle singole voci registrate e definite in un’enciclopedia o in un dizionario; 5) nel linguaggio matematico, rappresenta un numero che indica il grado di una potenza, è scritto in alto, a destra della base; 6) indica una lettera o simbolo scritto accanto a una parola, a un numero o a un’altra lettera, in alto a destra, come l’esponente matematico.

691. Esposimetro: s. m. indica, in un apparecchio fotografico, il dispositivo il tempo di posa e l’apertura del diaframma.

692. Esposito: s. m.. E’ utilizzato come termine per indicare un neonato abbandonato dai genitori.

693. Espungere: v. 2 tr. irr. Indica l’atto di eliminazione di parole o frasi da un testo scritto, per qualunque ragione.

694. Essotèrico: agg. 1) Che è destinato a tutti, accessibile a tutti, di facile comprensione, ; 2) indica le dottrine e gli insegnamenti degli antichi filosofi greci a cui prendevano parte anche coloro che non facevano parte della relativa scuola.

695. Essudato: s. m. E’ un termine utilizzato in medicina per indicare un liquido che si deposita nei tessuti infiammati in conseguenza della fuoriuscita di determinate sostanze dai vasi sanguigni.

696. Estaglio: s. m. E’ un termine utilizzato specialmente nell’Italia meridionale e in Sicilia per indicare il canone di affitto agricolo di una quantità determinata di frumento o di altri prodotti del fondo (talvolta anche in ragione di una certa somma di denaro in aggiunta ad un quantitativo di derrate o di prodotti in matura del fondo).

697. Estancia: s. f. E’ il nome con cui si indicano le grandi fattorie dell’America meridionale dove si alleva il bestiame.

698. Èstasi: Possiede più significati. 1) è un’astrazione dell’anima dalle cose terrene verso la contemplazione delle cose divine; 2) indica l’immedesimazione dell’anima nella contemplazione e nel godimento di uno spettacolo meraviglioso; 3) con valore scherzoso significa essere fuori dalla realtà.


699. Estemporaneo: agg. E’ proprio di chi possiede i caratteri dell’improvvisazione e dell’immediatezza. Indica una persona portata o abituata all’improvvisazione.



700. Estetista: m. e f. Indica la persona esperta in prodotti, cure e trattamenti di bellezza.

701. Estetizzare: v. intr. Significa assumere atteggiamenti tipici di un esteta.

702. Estimazione: s. f. Letteralmente significa stima, considerazione, apprezzamento. In senso più tecnico indica la determinazione economica di qualcosa.

703. Èstimo: s. m. Il termine possiede più significati. 1) disciplina che ha per oggetto le tecniche ed i metodi per la valutazione dei beni economici, si distingue in “rurale” (agrario o forestale) e “civile”; 2) valutazione di beni immobili e della loro rendita, “l’èstimo catastale” è compiuto dall’autorità finanziaria allo scopo di determinare la tassa imponibile (imposta d’èstimo).

704. Estivazione: s. f. Il termine indica 1) il fenomeno di migrazione del bestiame dalle valli o dalla pianura ai pascoli d’alta montagna per tutto il periodo estivo; 2) il periodo di torpore, letargo estivo, di alcuni animali durante la stagione secca e torrida, quando il cibo è più scarso; corrisponde fisiologicamente al fenomeno dell’ibernazione cioè al letargo invernale degli animali delle zone temperate e fredde.

705. Estradizióne: s. f. Il termine indica la consegna fatta dal governo di uno Stato a quello di un altro Stato, di una persona che si trova nel territorio del primo, ma è imputata dinanzi alla giustizia penale del secondo.

706. Estradòsso: s. m. Il vocabolo rappresenta la superficie esterna di un arco, di una volta o di una struttura convessa in genere (la parte interna, concava, è “l’intradosso” o “imbotte”).

707. Estravagante: agg. Il vocabolo possiede più significati. 1) stravagante; 2) nel periodo medievale erano così chiamati i testi legislativi o i decreti pontifici non compresi nella raccolta ufficiale; 3) qualsiasi scritto non incluso in una raccolta curata dall’autore.

708. Estrinsecare: 1) v. tr. Significa esternare, esprimere, manifestare; 2) intr. pron. Significa rivelarsi, mostrarsi; 3) rifl, significa aprire il proprio animo.

709. Èstro: s .m. Il termine ha più significati. 1) presso gli antichi Greci indicava il tafano, oggi indica l’insetto, dell’ordine dei ditteri, le cui larve sono parassiti molestissimi dei cavalli, dei buoi e delle pecore, di cui possono provocare anche la morte; 2) presso gli antichi Greci, era così chiamato il divino furore poetico o profetico, oggi indica, in senso figurato, l’ardore, l’ispirazione del sentimento e della fantasia che caraterizzano gli artisti nel concepire ed eseguire le loro opere ; 3) capriccio, desiderio improvviso; 4) periodo di attività sessuale delle femmine dei mammiferi, durante il quale è disposta all’accoppiamento (periodo di calore o fregola).


710. Eufòrbia: s. f., è un genere di piante erbacee o legnose delle euforbiacee con infiorescenza simile ai fiori (detta “ciato”), se ne conoscono moltissime specie in molte regioni.

711. Euforbiacee: s. f. pl., il termine indica la famiglia di piante di cotiledoni comprendente numerosissime specie diffuse soprattutto nelle regioni temperate e calde; ricche per la maggior parte di latice, danno veleni, resine, gomma elastica, sostanze medicamentose, farine alimentari.

712. Eufrasia: s. f., il sostantivo indica un genere di piante erbacee, semiparassite. In Italia è comune “l’eufrasia officinale”, utilizzata, in passato, per curare il mal d’occhi.

713. Eufuismo: s. m., il termine indica una tecnica stilistica che consente l’impiego di perfette rispondenze formali nel periodare (allitterazioni, antitesi, costruzioni simmetriche ecc.). Esso costituisce l’aspetto inglese del secentismo.

714. Eugènia: s, f., è un genere di piante delle mirtacee, originaria e tipica dei paesi caldi, che producono frutti per la maggior parte commestibili e molto profumati. Dai fiori ancora in boccio, e successivamente essiccati, si ottengono i chiodi di garofano.

715. Eugènica: s. f. solo sing., il termine indica una disciplina che studia, nei suoi aspetti teorici e pratici, le possibilità di miglioramento della specie umana.

716. Eugubino: agg., esso indica l’abitante di Gubbio e il dialetto parlato a Gubbio. Le “tavole eugubine” sono sette tavole di bronzo, scoperte a Gubbio il 1444, con iscrizioni in alfabeto in parte latino e in parte umbro, considerate il principale documento superstite della lingua degli antichi Umbri: il contenuto delle tavole e prevalentemente religioso.

717. Eulogia: s. f., il termine indica il pane che cristiani della Chiesa primitiva portavano ai sacerdoti per essere benedetto e diviso tra tutti coloro che prendevano parte alla funzione religiosa.

718. Eumene: s. f., il termine indica un insetto appartenente al genere degli imenotteri, con un addome a forma di peduncolo e livrea di colore nero a macchie gialle. È detto anche “vespa vasaia” in quanto i nidi che costruisce in terra somigliano a vasi.


719. Eumicèti: s. m. pl., esso rappresenta la categoria di piante comprendente i funghi propriamente detti.



720. Eupeptico: agg., di sostanza capace di provocare un aumento dell’appetito e di facilitare la digestione.

721. Eureka: inter., scherzo che si usa quando, dopo aver cercato a lungo una cosa, finalmente la si trova.

722. Euristica: s. m. solo sing., metodo scientifico che ha lo scopo di giungere alla verità attraverso l’accertamento e la documentazione dei fatti.

723. Euristico: agg., nella ricerca scientifica, è tale qualsiasi ipotesi di lavoro a cui si apportato i dati sperimentati per arrivare alla conoscenza esatta di qualcosa.

724. Eurocèntrico: agg., che considera l’Europa un centro culturale, politico, economico e sociale unitario.

725. Eurocentrismo: s. m., il termine indica un movimento ideologico che considera l’Europa il centro aggregante e propulsore delle diverse e molteplici iniziative, culturali, politiche, economiche e sociali del vecchio continente.

726. Eurocheque: s. m. inv., è un assegno bancario che possiede corso legale in tutte le banche europee.

727. Eurodollaro: s. m., il sostantivo è utilizzato per indicare il dollaro U.S.A. giacente presso una banca europea e utilizzabile in Europa per operazioni finanziarie.

728. Eustatico: agg., è utilizzato per indicare le variazioni del livello del mare.

729. Eutanasia: s. f., il termine indica la c.d. “morte dolce” cioè la morte indolore che sopravviene rapidamente a seguito della somministrazione di certi farmaci o sostanze chimiche. L’eutanasia viene praticata per porre fine alle sofferenze di un malato inguaribile ed è considerata, in Italia, un reato.


730. Eutrofizzazione: f., in biologia ed ecologia, il termine indica il progressivo arricchimento, in un ambiente acquatico, di elementi nutritivi che favoriscono uno sviluppo abnorme alle alghe; contemporaneamente si verifica un parallelo decremento del tenore di ossigeno nell’acqua poiché le alghe morte vanno incontro ad un rapido processo di decomposizione che restituisce i Sali minerali all’acqua favorendo il ripetersi dell’intero processo. Tale processo di degradazione ambientale è talvolta naturale, ma molto spesso è dovuto a fattori antropici (ad es. scarichi agricoli, industriali o urbani nei fiumi o dilavamento percolazione di composti azotati e fosfatici derivati da concimi); oltre a rendere molto spesso difficile la navigazione ed a compromettere la possibilità di impiego dall’acqua, come nel caso dei laghi, tale processo di eutrofizzazione riduce la possibilità di sopravvivenza dei pesci.

731. Evenemenziale: agg., il termine indica il discutibile gallicismo della storiografia contemporanea, indicante la tendenza a privilegiare singoli eventi piuttosto che analizzare i processi strutturali e sociali di un lungo periodo che li hanno generati o favoriti.

732. Evincere: v. trans., significa dedurre, ricavare.

733. Evoè: escl., (oppure èu oè) è il grido o invocazione di esultanza delle baccanti.

734. Evoluire: v. trans., significa eseguire l’evoluzione (di navi o di aeroplani).

735. Exclave: s. f., il sostantivo indica il territorio, di piccola estensione, interamente circondato da uno o più stati diversi da quello cui appartiene. Quindi è lo stesso di “enclave”, ma considerato dal punto di vista dello Stato sovrano.

736. Eziologia: s. f., è una parte di una scienza che studia le cause di un gruppo di fenomeni che le sono propri. In un’altra eccezione, il termine indica un ramo della medicina che studia le cause delle malattie ed anche la causa stessa dalla malattia.

737. Fabbriceria: s. f., è l’amministrazione dei beni destinati alla manutenzione di una chiesa. Chi ne fa parte è detto fabbriciere (s. m.).

738. Fabianismo (oppure fabianesimo) m., indica l’associazione politica inglese di tendenze socialiste e riformiste, che alla fine del secolo XIX faceva capo alla “Fabian Society” (così denominata poiché prendeva il nome da Fabio Massimo il Temporeggiatore – che soleva attendere il momento opportuno per agire, per intervenire) che si proponeva di far trionfare l’ideale socialista mediante una lenta ed incessante opera di propaganda con esclusione di ogni movimento rivoluzionario. Tale società contribuì alla nascita del Partito Laburista britannico.

739. Facondia: f., indica la facilità di parola, la naturale disposizione all’eloquenza: chi ne è dotato è facòndo.


740. Falèsia: s.f., indica la scarpata costiera molto ripida, a strapiombo sul mare, dovuta all’azione erosiva delle onde lungo le coste (ad esempio le scogliere di Dover sulle coste inglesi della Manica).

741. Fallocrazia: s.f., il termine indica il c.d. maschilismo, cioè la preminenza prevaricante dell’uomo sulla donna, la quale viene ristretta ad un ruolo subordinato e secondario nella vita familiare e a quello di oggetto sessuale. È detta fallocrazia il tipo di società ispirata a tale concezione

742. Falsetto: s.m., con tale termine si indica la modificazione artificiosa della voce maschile, per la quale si ottengono un timbro e un’estensione simili a quelli posseduti dalle voci muliebri. I c.d. sopranisti dei secc. XVII e XVIII, erano uomini che cantavano con voce da soprano e di cui sostenevano il ruolo, erano invece evirati.

743. Famèdio: s.m., è quell’edificio che, nei cimiteri monumentali, è destinato ad accogliere le spoglie di uomini illustri, perciò viene anche definito il “tempio della fama”.

744. Familismo: m., in sociologia, è utilizzato per indicare la eccessiva prominenza attribuita alla solidarietà e ai legami familiari piuttosto che a quelli sociali o a quelli di interesse generale.

745. Famulato: m., nel medioevo indicava il furto commesso dal domestico ai danni del padrone e, in epoca più recente fino al sec. XIX, il furto commesso dal prestatore d’opera, dall’ospite, dall’albergatore ecc..

746. Fantasmatico: agg., è detto di qualcosa di immaginario, di misterioso, di o da fantasma. Nella psicoanalisi, dicesi di quanto è prodotto dai fantasmi del mondo interiore.

747. Farmacopèa: f., il termine possiede due significati. 1) è l’elenco ufficiale, redatto dalle Autorità sanitarie statali, di tutti i farmaci in vendita e in uso, con l’indicazione delle relative formule e composizioni, i requisiti analitici, le dosi massime, i metodi di preparazione; 2) tecnica di preparazione dei farmaci.

748. Farragine: f., è utilizzato per indicare un gran numero di cose messe insieme disordinatamente. Congerie, guazzabuglio.

749. Farraginoso: agg., indica qualcosa, un fare, un modo di essere disordinato, abbondante e confuso, ingarbugliato.