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Delle tante notizie apprese dagli organi di stampa nell’ultima settimana e riguardanti “il continente calabrese” tre su tutte hanno destato la mia attenzione; la prima e la seconda rappresentano una vergognosa recidiva già oggetto delle mie “attenzioni” mentre la terza è una piacevole conferma a testimonianza del fatto che quando si opera bene i risultati arrivano! Vorrei cominciare proprio da quest’ultima affinché possa essere di buon auspicio per i futuri accadimenti di Calabria… Secondo un recente rapporto del Censis – Repubblica l’ateneo calabrese per eccellenza (senza con ciò voler togliere alcunché agli altri atenei calabresi), quello di Cosenza, sarebbe tra i primi nel panorama nazionale soprattutto per quanto riguarda le facoltà di economia, scienze politiche e ingegneria; Il rapporto mette chiaramente in evidenza il miglioramento nei parametri riguardanti la didattica e lo standard dell’offerta, ma la notizia che a mio avviso lascia ben sperare per il futuro è che fra poco tempo saranno operativi alcuni accordi con università straniere, in particolare asiatiche, in un ottica di internazionalizzazione dell’ateneo calabrese che ha finalmente condotto alla stipula di accordi e convenzioni con università statunitensi e canadesi: insomma una bella pagina di un libro rovinato dall’incuria e rosicchiato dai topi. Sono queste le notizie che vorrei riportare nei miei scritti, intrisi invece, quasi sempre, di tristezza e delusione per le enormi potenzialità inespresse di un territorio ostaggio… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



…dell’inerzia e dall’ignavia. Ma voltiamo questa bella pagina di “buono” passando ad analizzare la seconda notizia per valutare insieme l’incredibile ciclicità con cui determinati episodi si verificano dalle nostre parti: lo scioglimento del Comune di Platì, un paesino di quasi 3800 anime adagiato sulle rigogliose pendici dell’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Provate un po’ ad immaginare le motivazioni che hanno portato il Consiglio dei Ministri a decretare il triste e annunciato scioglimento del comune: infiltrazioni mafiose! I calabresi da decenni assistono impotenti al ciclico ripetersi di simili avvenimenti che mettono in chiara evidenza, se ancora dovesse essercene bisogno, l’emergenza di un problema chiamato ‘ndrangheta forse troppo a lungo sottovalutato. E passiamo alla terza notizia che, a distanza di dieci anni, è diventata una tragicommedia all’italiana: Anas senza Soldi, ovvero, cantieri chiusi! La notizia interessa ovviamente tutto il territorio nazionale ma non oso immaginare cosa succederà in Calabria se non si riuscisse a reperire i fondi per concludere il maledetto ammodernamento della Salerno Reggio Calabria. Un pensiero però mi corre l’obbligo di esporlo che si traduce in domanda rivolta all’A.N.A.S.: qual è stato il senso dell’apertura dei cantieri a macchia di leopardo sull’intero tratto autostradale (con enormi disagi per gli automobilisti) se scarseggiavano i finanziamenti per l’ultimazione degli stessi (a onor del vero i lavori di riammodernamento della Salerno-Reggio Calabria sono stati rifinanziati per ben due volte)? Certo non potremmo dare per buona l’eventuale panzana che nessuno si fosse accorto della mancanza di liquidità: l’Anas ha forse bisogno di ragionieri? Che allora bandisca l’ennesimo concorso!