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E’ davvero strana questa terra. Prima, tutti sono pronti a lamentarsi poi, nessuno muove un dito per cambiare le cose; dicono che questo accade perché la paura attanaglia l’animo dei calabresi, ma comincio a sospettare che, l’immobilismo bieco e ipocrita di cui scrivo, sia una bella posizione di comodo assunta da molti che, altrimenti, non saprebbero come condurre i propri loschi e miseri giochetti; insomma da queste parti si adotta l’antico adagio “armiamoci e partite” perché conviene, perché permette di non rischiare nulla e poi, sport da molti praticato, di stare con un piede in dieci scarpe: è questa la verità vera di Calabria, il resto non sono altro che chiacchiere, chiacchiere ipocrite e superflue appunto! A tal proposito dichiaro di non stupirmi più di fronte alle inutili richieste rivolte al mio indirizzo di smetterla di trattare argomenti scottanti come la mafia o il malaffare avanzate proprio da chi, in silenzio e al riparo da orecchie indiscrete, se ne lamenta paventando di abbandonare questa terra proprio perché diventata ormai invivibile; insomma un vecchio tormentone che ascolto da tempo, solo inutili parole che fomentano e alimentano il dissenso, ma che non trovano una soluzione al problema ormai nel pieno della sua metastasi virtuale, una metastasi che, a mio avviso, lascia ben poche speranze ad una terra ormai incancrenita e incapace di reagire ai violenti attacchi del malaffare: già ma da che parte sta il malaffare? … PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



Credo che sia veramente difficile dare una risposta secca a questa domanda perché il malaffare ha le sue radici veramente dappertutto! Tutti sanno ma fingono ipocritamente di stupirsi di fronte alle tante commistioni, ai mille raggiri e alle innumerevoli nefandezze di Calabria, tutti fingono smarrimento ma poi si lasciano andare a frasi del tipo “alla fine l’hanno preso” oppure “lo sapevo che era un imbroglione e che sarebbe finito in galera!” E, dico io, se lo sapevate perché non lo avete denunciato? Semplice perché erano o era in affari con quella o con quelle persone: ecco è così che vanno molte cose da queste parti, sì, è proprio così! Ecco, perché, declino gli amorevoli e affettuosi avvertimenti che mi vengono rivolti di settimana in settimana dai cosiddetti “amici” al fine di cambiare l’oggetto dei miei scritti; magari sarebbe meglio tralasciare le cause dell’inquinamento dei nostri mari o la genesi della ‘ndrangheta o le tante commistioni fra la politica e il malaffare per trattare della sagra di questo o quel paese… è così che vanno le cose da queste parti, è per questo che non riesco più a credere in un futuro migliore per questo profondo sud che sprofonda giorno dopo giorno negli abissi dell’abbandono; per vent’anni ho sperato che le cose potessero cambiare perché credevo che era questo che sognassimo da queste parti… poi, invece, capita di svegliarti e di aprire gli occhi ed allora capisci le cose stanno diversamente: è una questione di realtà nella verità o di verità nella realtà; in entrambi i casi il risultato, purtroppo, non cambia.