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Approvati gli aumenti del contributo unificato e cancellata l’esenzione per cause inferiori a 1.100 euro.

Il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente, nella riunione del 29 dicembre 2004, la legge finanziaria 2005.

Tra le tante novità che peseranno sulle tasche dei cittadini, è stato disposto l’aumento degli importi del contributo unificato e cancellata l’esenzione per le cause sotto i 1.100 euro, secondo le norme di seguito testualmente riportate :

“306. All’articolo 10, comma 4, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, le parole: «il processo di valore inferiore a euro 1.100 e» sono soppresse.



307. I commi 1 e 2 dell’articolo 13 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, sono sostituiti dai seguenti:

«1. Il contributo unificato è dovuto nei seguenti importi:

a) euro 30 per i processi di valore fino a 1.100 euro;

b) euro 70 per i processi di valore superiore a euro 1.100 e fino a euro 5.200 e per i processi di volontaria giurisdizione, nonchè per i processi speciali di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile;

c) euro 170 per i processi di valore superiore a euro 5.200 e fino a euro 26.000 e per i processi contenziosi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace;

d) euro 340 per i processi di valore superiore a euro 26.000 e fino a euro 52.000 e per i processi civili e amministrativi di valore indeterminabile;

e) euro 500 per i processi di valore superiore a euro 52.000 e fino a euro 260.000;

f) euro 800 per i processi di valore superiore a euro 260.000 e fino a euro 520.000;

g) euro 1.110 per i processi di valore superiore a euro 520.000.

2. Per i processi di esecuzione immobiliare il contributo dovuto è pari a euro 200. Per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è ridotto della metà. Per i processi di opposizione agli atti esecutivi il contributo dovuto è pari a euro 120». “

Ciò nonostante le proteste degli Avvocati che, sin dall’apparizione di questi significativi aumenti nel disegno di legge, avevano proclamato lo stato di agitazione e minacciato il ricorso al boicottaggio fiscale, ritenendo inaccettabile l’aumento del contributo unificato, e soprattutto l’eliminazione dell’esenzione per le cause di valore inferiore a 1.100 euro, sia perchè, in tal modo, si ostacola l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini, sia perchè ne deriva un indebolimento del sistema giustizia.

Erminia Acri-Avvocato