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Nella cornice caprese del Convegno dei giovani imprenditori, svoltosi lo scorso mese di ottobre…

Nella cornice caprese del Convegno dei giovani imprenditori, svoltosi lo scorso 2 ottobre, il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ha esposto il proprio parere in merito alla situazione economica italiana. Sottolineando l’urgenza di rilanciare il Paese mediante l’attuazione di provvedimenti che favoriscano la concorrenza e la competitività, ha rimarcato la situazione di criticità attraversata dal sistema bancario. In particolare, egli ritiene nociva l’ipotesi di stabilire un cartello; auspica, invece, un accordo spontaneo tra banche e imprese sia per la riduzione dei prezzi sia per il perseguimento di altri obiettivi, l’approvazione delle norme per la difesa del risparmio, la riforma dei mercati finanziari.

A fargli da eco in merito a quest’ultimo punto, il giorno seguente, è intervenuto il presidente della Consob, Lamberto Cardia. Nell’ambito del convegno “I mercati finanziari e il sistema dei controlli” promosso dalla Fondazione Courmayeur, ha espresso il timore di ritardi fatali nell’accoglimento delle nuove disposizioni comunitarie in materia di reati finanziari (cd. market abuse) nella legislazione nazionale, il cui termine ultimo era stato fissato al 12 ottobre.

Il Nono rapporto sul sistema finanziario italiano “Competitività dell’industria bancaria” redatto dalla Fondazione Rosselli, ha messo in luce come il sistema bancario italiano sia in piena evoluzione e fortemente improntato al recupero in efficienza. Al contempo, tuttavia, ha lanciato tre sfide: innalzare il livello di concentrazione, accrescere la redditività media, sviluppare la presenza internazionale. La risposta non tarderà ad arrivare. A metà ottobre, infatti, si è celebrata la presentazione della Banca Europea del Mediterraneo, con sede centrale a Palermo. Il comitato promotore – presieduto da Ignazio Giallombardo – è costituito, oltre che da dottori commercialisti e docenti universitari, da imprenditori italiani, tunisini e marocchini. Un contesto multiculturale finalizzato ad unire circa quattrocento soci in una forma di azionariato diffuso. Gli obiettivi: guidare la crescita economica siciliana attraverso una politica del credito autonoma capace di dare concretezza alle prospettive di integrazione economica con i Paesi del Mediterraneo. Per ora si sa che gli sportelli saranno tre (Palermo, Bagheria, Villabate), ma si profila un ampliamento d’oltremare.

Manuela Fragale