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E’ un testo nato per il teatro che racconta la vita di un barbone l’ultimo libro della scrittrice italo-irlandese che ha già appassionato i lettori con il libro Premio Strega 2003 “Non ti muovere”. Un uomo piegato dal destino ma non sconfitto: Zorro soffre per aver perso la normalità di un tempo, ma al tempo stesso gode per le infinite possibilità di una vita libera. La Mazzantini cerca di entrare ancora una volta nelle viscere di un’esistenza “diversa” e riesce ad esplorare con lucidità un mondo nel quale vengono abbandonati gli ordinari schemi del vivere: “… Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell’umanità.”

Margaret Mazzantini, Zorro, Mondadori

di Rosa Cardillo