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Spesso si criticano i tempi andati e le tradizioni di cui erano portatori; si pensa al progresso, alle innovazioni e si dimenticano i valori, quei valori che hanno caratterizzato la storia durante tutto l’arco del suo lento divenire. Sfogliando le pagine di una storia fatta di luci e ombre ritroviamo la fierezza delle prime, grandi, civiltà che costituiscono le fondamenta del nostro presente; rispolveriamo l’illuminante cultura dell’oriente che ha rappresentato un faro per gli altri popoli denominati, a torto o a ragione, barbari. Ritroviamo la saggezza della filosofia applicata al vivere quotidiano e che rappresentava un vero e proprio derivato delle leggi naturali, quelle stesse leggi naturali oggi cadute nel dimenticatoio; in quelle pagine ritroviamo, poi, i valori, di altissimo contenuto etico, dei cavalieri medievali, leggiamo di regole non scritte protese verso la lealtà, l’onestà e la devozione; come non soffermarsi, allora, sulla grande lezione di civiltà impartita dalla simbolica tavola rotonda di re Artù. Già, una tavola rotonda, dove non esisteva un capotavola ecco uno splendido esempio di pari condizione e di rispetto per l’altrui essere umano: nel 2004, ovvero nel pieno del terzo millennio, si osannano le commissioni per le pari opportunità; vigeva una pari dignità intorno a quella tavola, si decideva insieme, si aveva libertà di pensiero e, quindi, di parola; ci si confrontava oltre che su problematiche inerenti i territori amministrati, anche sui grandi misteri all’uomo per tentare una crescita profondamente spirituale che innalzasse la soglia delle proprie qualità morali… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



…la tavola rotonda rappresentava un esempio di consesso civile e disciplinato; come non paragonarla ai Parlamenti di un mondo cosiddetto civilizzato dove l’accordo, la disciplina, l’educazione e….l’esempio sono delle cose sconosciute, per non parlare, poi, della crescita spirituale che è prossima allo zero! A riprova di quanto stiamo affermando basti osservare quanto accade nel Parlamento italiano, dove la rissa ha, da tempo, sostituito la dialettica costruttiva. Perché, allora non prendere esempio dal passato, anche recente? A quanti dovessero obbiettare che il passato e, quindi, anche la storia siano fatti anche di intrighi, violenza, barbarie, rispondiamo che la storia è fatta dagli uomini e che gli uomini recano seco enormi limiti, limiti che portano inevitabilmente quanto inesorabilmente all’errore. Sarà stato anche per questo che nei tempi passati ci si dedicava alla crescita spirituale; solo una persona correttamente formata poteva, e noi aggiungiamo può e deve, occupare posti di responsabilità. Un ultimo esempio, potrebbe essere costituito dalle popolazioni indiane che abitavano l’America settentrionale fino ad un paio di secoli fa. Ricordiamo l’enorme rispetto di questo popolo nomade per le leggi naturali che governano il mondo e le singole esistenze, e, anche la pari dignità che vigeva nei consessi riuniti per le grandi decisioni. Ricordiamo anche come questo popolo sia stato decimato in nome della civiltà e del progresso. Noi non vogliamo contestare il progresso, però invitiamo a guardare avanti con un occhio al passato…riteniamo che potrebbe esserci utile.