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Suggerimenti per la scelta e per gli acquisti.


Recenti inchieste condotte dalle Associazioni di consumatori hanno rilevato che la qualità dell’acqua potabile, in Italia, è mediamente buona.

Inoltre, nel confronto tra acqua potabile e acque minerali, dalla comparazione di parametri quali il calcio, il sodio, la durezza ed il residuo fisso, è emerso che la composizione dell’acqua di rubinetto è del tutto comparabile con quella delle minerali.

Tuttavia, nonostante essa non abbia nulla da invidiare all’acqua in bottiglia, solo l’1% viene usata per bere o cucinare: il resto è impiegata per usi di diverso tipo e, in molti casi, addirittura sprecata!

Al contrario, il consumo di acqua minerale annuo pro – capite, in Italia, risulta essere di circa 173 litri, pertanto, per i consumatori più affezionati all’ acqua minerale, è bene che vi sia una trasparenza sull’analisi dell’acqua stessa ed una più corretta informazione.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto, potrà essere utile qualche consiglio per meglio comprendere le etichette, sulle quali è necessario che siano riportate alcune voci:

  • La denominazione “Acqua Minerale Naturale”, accompagnata dal nome dell’acqua stessa;

  • Il luogo dove l’acqua viene imbottigliata;

  • Il termine minimo di conservazione (t. m. c.), cioè la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione;

  • L’analisi chimica che consente di individuare gli elementi caratteristici di ciascuna acqua;

  • Le indicazioni per una corretta conservazione del prodotto, in modo che l’acqua mantenga le sue caratteristiche originarie.

Maria Cipparrone (avvocato)

Laura Trocino (praticante avvocato)