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Qui, il carattere non c’entra nulla!



Ciascuno di noi possiede un patrimonio di geni, ereditati dai genitori, che, come le impronte digitali, ci caratterizza in maniera univoca. Alcuni di questi geni controllano l’espressione di strutture (antigeni) presenti sulla superficie di tutte le cellule del nostro corpo. Grazie a tali antigeni, caratteristici di ogni individuo, il sistema immunitario riconosce le proprie cellule normali e reagisce contro quelle estranee o addirittura contro le proprie, se modificate.

Nell’uomo il gruppo di geni che controlla il “riconoscimento” dei vari tessuti dell’organismo è denominato Sistema HLA (Human Leucocyte System A). in caso di trapianto, per stabilire la compatibilità tra donatore e ricevente, si utilizza un test (tipizzazione tissutale o tipizzazione HLA) che permette di terminare proprio le caratteristiche espresse da tale sistema: solo tra fratelli esiste una buona probabilità (25%) di ritrovare gli stessi determinanti HLA, mentre tra individui non imparentati ciò è difficilissimo. Il donatore deve avere un’età preferibilmente compresa tra i 18 e i 65 anni, deve essere sano e non deve essere affetto da malattie croniche. I soggetti idonei devono dapprima sottoporsi alla tipizzazione HLA. Successivamente, se viene riscontrata identità con uno dei pazienti in lista d’attesa, il donatore può essere richiamato per ulteriori esami di approfondimento.