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Parlami di te bella signora… dimmi perché, per una calza che riempi, svuoti i nostri giorni della gioia delle feste e ci restituisci la vita di sempre… quando soffriamo anche se non c’è motivo, cerchiamo la gioia nei posti sbagliati ed indugiamo davanti al fuoco dell’amicizia per ascoltare la coscienza “crescere” nella mano. Forse, la vita è come una gara fra “il coyote, le cui parole corrono come acqua di un fiume verde verso il mare… e una stella che, col passar del tempo, fa fatica a raccontare…” Accendi la tua sfera, dolce signora… e di ritorno, al mattino presto, mescolandoti con l’odore dei caffè, prova ad osservare come si fa ad inchinarsi ai potenti, o qual è il modo di migliore di sorridere a chi fa finta di batterti le mani… cercando di capire in che modo andare a letto “insieme” senza pace, senza più niente da inventare! Riapri la cesta dei tuoi doni… E proteggi, questa sera che la luna è pulita e il cielo sembra un biliardo, gli sguardi che vanno incontro alla speranza del proprio avvenire … non farli cadere in mano a chi, senza amore, confonde la brina col sole… Anche quando tira forte il vento, da qualche parte un faro brilla e un uomo ricomincia il suo canto! Ti parlerà di me, bella signora… Entrerà in una favola per comprare una bacchetta che “renda veri sogni ed illusioni”, qualche goccia d’insonnia per godermi la notte (quando la polvere del passato ti fa perdere il segno)…e con un fazzoletto dei miei ricordi più belli saluterà chi ha deciso di restare a contare le stelle. Bella signora seguirà la scia della tua stella… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO



… e, come i Re Magi sotto un cielo d’aurora, senza incertezze ma con qualche apprensione, attenderò che tu mi dica: “Va bene, guardami… che t’insegno a volare!”