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Questa settimana vorremmo dire la nostra su un argomento che sta tenendo con il fiato sospeso l’Italia intera, ovvero, il caso, cosiddetto, “acquabomber”. Ormai, non si tratta più solo di psicosi collettiva, in quanto, le segnalazioni inerenti bottiglie di acqua minerale contaminate, sono decine su tutto il territorio nazionale. Infatti, in Lombardia, Piemonte, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, ci sono casi di persone ricoverate d’urgenza, nei relativi ospedali, per casi di intossicazione dopo aver bevuto acqua minerale imbottigliata nelle confezioni di plastica. La spiegazione fornita agli inquirenti dalle ignare ed innocenti vittime, risulta essere sempre la stessa dalle alpi all’Etna e, cioè, l’aver accusato forti dolori addominali, accompagnati da bruciori insopportabili alla gola; il tutto, solo dopo aver ingerito il prezioso liquido contenuto all’interno delle bottiglie di plastica, senza distinzione di marca. Come dire, quasi che questi sabotatori abbiano voluto dispensare, con estrema uguaglianza, una comune disgrazia. Il dato, già di per sè è molto preoccupante ma, risulterebbe esserlo ancor di più se ci soffermassimo a riflettere, un solo istante, su quanto siamo esposti alla follia altrui nel nostro quotidiano. A riprova di ciò, immaginiamo per un momento cosa potrebbe accadere se, in virtù di deplorevole ricatto, qualcuno decidesse di avvelenare l’acqua degli acquedotti: sarebbe una strage. Nel caso in esame, le cose non stanno, evidentemente, così; è chiaro che, gli ignoti sabotatori, non vogliono cagionare… PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



…la morte di nessuno, altrimenti lo avrebbero già fatto. Ciò che, invece, preoccupa rimane il fatto che queste persone abbiano centrato, con molta nonchalances, l’obbiettivo prefissato, ovvero, quello di diffondere il morbo della paura che, a volte, provoca più danni di qualsiasi altra azione clamorosa. E, di paura, in Italia, ce n’è davvero tanta, viste le mille segnalazioni che, ogni giorno, arrivano ai centralini delle forze dell’ordine. Tanta paura è anche alimentata dal timore emulazione; infatti, oltre ai sabotatori, bisogna temere anche coloro i quali li emulano, mettendo, così, a repentaglio, la vita di ognuno di noi. Anche il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, si mostra preoccupato dal rischio emulazione e, a tal proposito, si esprime a chiare lettere quando afferma che: ” Più si parla di questi episodi, più si moltiplicano i casi” Addirittura, oltre agli emulatori, in questa nostra, scellerata, Italia, c’è anche chi non fa mancare gli scherzi come quello di un idiota studente emiliano che è stato denunciato dopo aver forato una bottiglia di acqua minerale. E’, anche, per questo che, da parte del Ministero della Salute, si è provveduto a diramare una circolare con l’intenzione di dare la massima efficacia alle indagini investigative, da un lato e tentare di prevenire gesti di analoga natura, dall’altro. Vale la pena, a questo punto, di ricordare che il reato di contaminazione viene punito con 15 anni di carcere, senza dimenticare che gravi sanzioni saranno adottate anche nei confronti di chi, con stupidi scherzi, causa “procurati allarmi”. Non ci stancheremo mai di ripetere che la mamma degli imbecilli è sempre incinta ma, siamo convinti che, in simili circostanze, forse, l’infanticidio, sarebbe tollerato!