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La “baby Range” si rinnova.


Il restyling del Freelander ha esaltato l’originalità del suo design.Il frontale è inedito e rientra nel look familiare della sorella maggiore “Range”. Curiosa la disposizione dei doppi fari a doppia parabola divisi da un imponente parabrezza.

La parte posteriore è contraddistinta dalla collocazione in alto delle luci, per allontanarle dal fango.

Gli interni sono notevolmente trasformate con una tecnicissima plancia esaltata dalla nuova consolle centrale. Le gamme di motori sono vaste: due a benzina di 1.8 e 2.5 lt e una turbodiesel da 2.0 lt.Quest’ultima dal motore BMW a 4 cilindri con un’ottima disponibilità di coppia, con una notevole erogazione di potenza (minore alle concorrenti), bilanciate da dall’elasticità di marcia.La manovrabilità del cambio non scontenta, ma lo sterzo di impostazione turistica è poco esaltante sui percorsi misti-veloci. Le qualità di ottimo fuoristrada si vedono nel controllo elettronico della trazione e nell’HDC per le ripide discese (dispositivo di supporto montato per prima dalla casa Land Rover, confermando in tal modo la sua priorità del settore. Il motore è anteriore trasversale, ciclo diesel 4 cilindri, cilindrata 1951 cm3-Potenza max 82 Kw a 4000 giri/min-Coppia max 260 Nm a 1750 giri/min-turbocompressore a passo variabile ed intercooler. Station wagon 5 porte e 5 posti Prestazioni: velocità max 161 Km/h -Consumi :11.3 urbano-7.1 extraurbano. Euro 3- € 21.910 – Nella nuova gamma c’è anche una versione “sport” riconoscibili per cerchi da 18 pollici e la fiammante sigla sulla fiancata. Baricentro più basso e assetto più rigido. Lo sterzo acquista in precisione, il caricamento laterale in curva si riduce. Carrozzeria a 3 o 5 porte e su 2 motorizzazione della gamma.

Gianluca Ionà