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Come ci ricorda Corbellini in un suo articolo pubblicato dal SOLE 24 ORE, Il 2003 è l’anno mondiale dell’acqua, elemento indispensabile per la vita sulla terra; ma, nel 2003, ricorre anche il cinquantenario della scoperta della struttura a doppia elica del D.N.A, si tratta, senza alcun dubbio, di una coincidenza, sebbene le due cose, siano accomunate, nell’immaginario collettivo, dal significato simbolico che esse contengono: entrambi, infatti significano vita, l’acqua ne è il presupposto naturale, mentre il D.N.A. lo è dal punto di vista biologico; già, nell’antichità, si era intuito come dall’acqua avesse avuto origine la vita sulla terra, e, a conferma di ciò, riportiamo un passo contenuto nella Sacro testo della Bibbia -” lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”-; allo stesso modo si evidenzia l’importanza attribuita a questo preziosissimo liquido, nel “Regveda” quando troviamo scritto -“tutto, in origine, era acqua indistinta”-, senza dimenticare, poi, Talete, il primo grande filosofo naturalista, che, intuì, magistralmente, il rapporto tra acqua e vita, così come era stato vissuto in maniera simbiotica da tutte quelle civiltà che, nel corso dei secoli, si sono sviluppate sulle sponde dei grandi fiumi e, quindi, in continua relazione con essi. L’acqua rappresenta una grande risorsa naturale di cui dispone l’intera umanità, senza la quale, questa, scomparirebbe in brevissimo tempo, eppure, per ironia della sorte, proprio l’umanità sta dissipando questo bene preziosissimo, forse, perché la società contemporanea si è abituata all’idea che tale risorsa essenziale per la vita e per le attività economiche e produttive, sia inesauribile e sempre disponibile…PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.


…Però, stando agli atti della conferenza di Rio de Janeiro, questa risorsa risulta essere limitata e, anzi, in alcune situazioni starebbe cominciando anche a scarseggiare e, per il futuro, le cose non andranno meglio, in quanto, si starebbe verificando, su vaste aree del pianeta, un fenomeno di desertificazione molto preoccupante, dovuto all’assenza di pioggia e agli sprechi eccessivi. Alla luce di questo si sta provvedendo, da parte di molti organizzazioni mondiali competenti, a lanciare l’emergenza acqua al fine di preservarla attraverso una tutela responsabile e fattiva. Secondo alcuni studi effettuati dall ‘Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2025 la quantità di acqua disponibile potrebbe risultare insufficiente per due persone su tre, per cui si rendono decisamente urgenti nuovi accordi internazionali tesi a preservare questa risorsa! I nuovi accordi internazionali sono richiesti, perché è stato, giustamente, osservato che quello dell’acqua è un problema di portata globale e, che, in maniera differente rispetto alla situazione del clima, può e deve essere affrontato anche a livello locale. Infatti, basterebbero pochi accorgimenti per migliorare, e di molto, la situazione attuale, anche e soprattutto, attraverso interventi mirati a contenere gli sprechi locali, in primis tentando di risolvere le inefficienze in agricoltura,( basti pensare che per questa attività si consuma il 70% dell’acqua disponibile), per passare, poi, alle problematiche relative agli sprechi derivanti da perdite delle condutture o da contaminazioni causate dalle infiltrazioni di scoli fognari. A tal proposito, è sconcertante la notizia secondo la quale, fino ad una trentina di anni fa tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature e che oggi, la situazione è migliorata ma di meno rispetto al previsto, comportando l’inutilizzabilità di enormi quantità di acqua, eppure, esperti del settore, assicurano che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema nel 90% dei casi. Come si può facilmente intuire, i problemi ci sono ma è bene cominciare a capire che, attraverso uno sforzo collettivo, si riuscirebbero a trovare soluzioni concrete, soprattutto in merito all’inquinamento, vero flagello del terzo millennio: una cosa è certa, continuando di questo passo, l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso quanto raro, tocca, quindi, all’intera comunità internazionale di intervenire in modo concreto per tutelare una risorsa che stiamo distruggendo, ricordando, e sarebbe ora, che senz’acqua non ci sarebbe il miracolo della vita…..tocca anche a noi, privati cittadini, responsabilizzarci, contribuendo, nel nostro piccolo, alla salvaguardia di ciò che in natura è la cosa più importante di cui possiamo disporre altrimenti……lasciamo che ognuno di voi completi la frase per come crede: BUON LAVORO.